A distanza di due anni e mezzo dalla somministrazione, sono 72 le persone in Francia rimborsate per i danni provocati dagli effetti secondari del vaccino anti-Covid. È quanto ha rilevato l'Oniam, ossia l'organizzazione transalpina per gli indennizzi da incidenti medici. Resta tuttavia sconosciuta l'ammontare della cifra totale stanziata.
I dati restanti sono stati resi pubblici in Senato nel corso di un'audizione del candidato presidente Oniam, François Toujas, alla Commissione Affari Sociali. E parlano di 1.020 domande d'indennizzo per problemi riscontrati in seguito a immunizzazione sugli oltre 150 milioni di dosi somministrate.
Gli effetti indesiderati riguardano principalmente casi di miocardite e pericardite, ma anche problemi neurologici, articolari, uditivi, dermatologici e cardiovascolari. Tra questi ultimi si parla di ictus e trombosi. Sono finora 240 le richieste analizzate.
Secondo i dati riportati da "Lab24 - Il Sole 24 Ore", sono per la precisione 154.412.176 le dosi di vaccino somministrate in Francia, 228 dosi ogni 100 abitanti. In Italia sono 144.348.131, pari a 244 ogni 100 abitanti. L'80,6% dei francesi ha ricevuto almeno una dose, per gli italiani la percentuale sale all'86,2%. Alla luce di ciò, stupisce allora il 78,4% alla voce "completamente vaccinati" tra i francesi, rispetto all'84,7% degli italiani.
Il vaccino più diffuso al mondo resta quello europeo Oxford/AstraZeneca, utilizzato in 161 Paesi. Il vaccino americano Pfizer/BioNTech è stato invece usato in 101 Paesi. Più staccato l'asiatico, Sinopharm/Beijing, con 51.
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