Tasse e rottamazione: questi i due temi fondamentali, che sono anche elementi cardine dell'azione politica del Governo Meloni, toccati dal Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo durante un evento dell'Agenzia delle Entrate.
Si parte dal condono fiscale, sul quale Zangrillo esprime qualche riserva rispetto all'opinione espressa di recente da Matteo Salvini e simpatizza invece con le parole di Mattarella:
Ha detto Zangrillo. Dunque, per il Ministro della Pubblica Amministrazione il punto fondamentale resta quello di sensibilizzare i cittadini sull'importanza di pagare le tasse, anche se rimane compito affidato al Governo quello di rendere la tassazione più affine ai bisogni della popolazione:
Quella di Zangrillo è una posizione diametralmente opposta a quella di Matteo Salvini, che inevitabilmente denota modi diversi di percepire la tassazione all'intento del Governo Meloni. Un giorno fa, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva infatti ammiccato al suo elettorato, parlando di «coccole» per i liberi professionisti e di «una grande e definitiva pace fiscale».
Per Salvini infatti, «milioni di italiani sono ostaggio da troppi anni dell'Agenzia delle Entrate»: siamo molto lontani dai toni di rappacificazione tra cittadini e fisco che denotano l'intervento di Zangrillo. Al contrario del collega, Salvini aveva infatti affermato che
Quello del condono fiscale è un tema ovviamente delicato per un Paese come l'Italia dove il nero contributivo ammontava, nel 2019, a ben 203 miliardi secondo quando riportato dall'Istat. Nel 2022, dati della Cgia di Mestre alla mano, il problema sembrava essersi calmierato leggermente, con un nero contributivo che raggiungeva appena" i 100 miliardi.
Nel suo intervento a margine dell'evento dell'Agenzia delle Entrate, Paolo Zangrillo parla anche di rottamazione. Si tratta di un tema importante per il Governo, che prelude ad un sistema sanzionatorio in grado di avvicinare l'Italia agli standard europei. Così infatti ne parla il Ministro: