Ha ammesso tutto Bogdan Pasca, il 32enne cittadino di origini romene che lunedì sera intorno alle 22.30, in via Kennedy a Garbagnate Milanese (Milano), a bordo del suo furgone Ford Transit ha travolto sulle strisce pedonali il quindicenne Valentino Colia e la sua coetanea A.L., entrambi in bici e sulle strisce pedonali. Incidente in cui è rimasto ucciso il ragazzo.
Dinanzi alla giudice Lidia Castellucci, nell'udienza di convalida al carcere di San Vittore seguita all'arresto per omicidio stradale e tentato omicidio della ragazza, l'uomo ha dichiarato di aver percorso quel tratto di strada a una velocità superiore al limite consentito.
Difeso dall'avvocato d'ufficio Daniela Silvestre, Pasca ha detto di aver visto i ragazzi spuntare all'improvviso dal parapetto che divide le due carreggiate. E che successivamente abbia provato a rianimare Valentino prima dell'arrivo dell'ambulanza.
Nel frattempo, spuntano altri dettagli sulla serata. L'uomo, che sul suo furgone rincasava da una festa a cui aveva preso parte con la moglie e i figli piccoli, correva per raggiungere la sua abitazione entro le 23, orario imposto dalla misura alternativa al carcere dell'affidamento in prova ai servizi sociali ricevuta dopo una condanna per maltrattamenti e lesioni.
Pasca si è poi seduto al volante dopo aver bevuto: 1,1 grammi/litro, difatti, il tasso alcolemico rilevato dall'alcol test. Era inoltre sprovvisto della patente.
Domani, 20 luglio, la giudice depositerà la decisione sulla convalida e la misura da applicare.
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