Al Senato non si verificano intoppi per il Governo Meloni: il dl rigassificatori è stato approvato con 97 voti a favore. Il provvedimento contiene una serie di misure urgenti che riguardano gli enti territoriali, oltre ad essere necessario per garantire una celere attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il settore energetico.
L'esito favorevole di questa votazione al Senato ha dunque il sapore di un rinnovo della fiducia all'Esecutivo, che potrà proseguire con le sue manovre per portare ad uno stato accettabile i lavori sul Pnrr.
97 i voti favorevoli, 67 i contrari e un solo astenuto: con questi numeri, il decreto legge rigassificatori passa al Senato e viene dunque approvato definitivamente, essendo già passato al vaglio della Camera dei Deputati.
Il risultato della votazione è stato comunicato a voce dal presidente di turno, Maurizio Gasparri. Questa procedura si è resa necessaria a causa di un guasto tecnico al tabellone elettronico.
Inconvenienti tecnici a parte, per il Governo Meloni il passaggio al Senato ha rappresentato poco più di una passeggiata: netta la maggioranza dei "Sì" e dunque confermata la fiducia di Palazzo Madama.
ll Decreto Legge rigassificaotri servire ad abbattere i costi dell'energia elettrica, del gas e dei servizi di teleriscaldamento che pesano sulla groppa dei clienti finali. Tra le misure più importanti introdotte dal decreto si conta il rafforzamento del bonus sociale elettrico e gas per disagio economico e del bonus elettrico per gravi condizioni di salute, nonché riduzione degli oneri legati al sistema gas per il terzo trimestre 2023.
Inoltre, l'IVA sarà agevolata su consumi di gas e metano per usi civili e industriali. Infine, sarà riaperta fino al 29 luglio 2023 la possibilità di richiedere la realizzazione di unità galleggianti di stoccaggio e rigassificazione ai Commissari sotrardinari del Governo già nominati.