La proposta del ministro Valditara di tenere le scuole aperte anche d'estate, su base volontaria, per venire incontro alle necessità delle famiglie di lavoratori, ha suscitato interesse e dibattito all'interno del settore dell'istruzione. In un colloquio con La Stampa, il ministro ha sottolineato l'importanza di aumentare il tempo scuola attraverso l'impiego di tutor e l'iniziativa Agenda Sud, assicurando un adeguato finanziamento per il progetto.
Valditara ha dichiarato:
Il ministro ha riconosciuto la necessità di contrastare la denatalità e l'occupazione femminile particolarmente bassa rispetto ad altre nazioni europee. A tal fine, sono stati stanziati 100 milioni di euro nel biennio per consentire l'apertura estiva di 2.800 scuole. Ulteriori finanziamenti sono stati ottenuti dalla destinazione di fondi contro la dispersione scolastica, che ha permesso l'avvio di progetti in altri 768 istituti:
Per rispondere alle nuove esigenze, il ministro Valditara ha sottolineato la necessità di concentrarsi maggiormente sulle scuole elementari e medie, supportando le famiglie in quella fascia d'età. I progetti in corso sono variegati e includono attività di orientamento, potenziamento delle competenze di base, insegnamento delle materie STEM, corsi linguistici, laboratori, sviluppo digitale, sport, arte e cittadinanza.
Il ministro ha anche evidenziato il fondo europeo CARE, destinato a promuovere azioni di coesione per i rifugiati e a fornire sostegno di emergenza alle persone in fuga dall'Ucraina.
La prospettiva per il futuro è quella di continuare nella stessa direzione, aumentando significativamente i fondi stanziati per il prossimo anno. Valditara ha ritenuto i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) un buon punto di partenza per raggiungere gli obiettivi prefissati.
L'obiettivo della scuola, secondo il ministro, deve essere quello di essere costruita su misura per ogni studente, accompagnandolo con figure specifiche, aiutandolo nelle sue fragilità e stimolando i suoi punti di forza. Pertanto, garantire la possibilità di approfondire le conoscenze, studiare e formarsi anche durante l'estate si configura come un importante passo verso il miglioramento del sistema educativo e dell'inclusione sociale.