Dopo aver ricevuto la grazia dal presidente egiziano al-Sisi, Patrick Zaki si prepara a tornare in Italia, dove lo attende un incontro con l'Università di Bologna e una grande festa nel capoluogo emiliano. Il ricercatore, che si fermerà a Bologna per due settimane, ha espresso la gioia di rientrare in Italia: "Domenica sarò a Bologna. Dopo tanto tempo, per tre anni. Stavo aspettando questo momento, quindi sono davvero entusiasta di essere di nuovo lì". Poi lo aspetta un altro viaggio verso l'Egitto, dove dovrà occuparsi dei preparativi per il matrimonio, previsto per il prossimo settembre. Ma dopo il grande evento autunnale, Zaki sarà di ritorno in Italia, "per proseguire la mia carriera accademica, ancora a Bologna, per il dottorato".
Zaki, direttamente dal proprio profilo Instagram, ha rivolto alcune parole di speranza e di augurio per gli altri prigionieri egiziani, sperando che anche per loro termini quanto prima "il sistema delle detenzioni preventive, dei divieti di viaggio e della situazione che colpisce la società civile". Non mancano poi i ringraziamenti per chi, negli anni, si è impegnato per dare un esito positivo alla sua vicenda giudiziaria:
Domani Zaki verrà accolto all'aeroporto di Malpensa dal rettore Giovanni Molari e dalla professoressa Rita Monticelli, coordinatrice del master Gemma. Insieme a loro si recherà a Bologna, dove i tre terranno una conferenza stampa. Zaki avrà così modo di consegnare la tesi del Master, che ha dovuto discutere a distanza dall'Egitto. In piazza Verdi, già campeggia un cartello con scritto "Bentornato Zaki", accostato allo striscione che chiede verità per Giulio Regeni.
D'intesa con il Comune di Bologna, per la serata di domani è stata organizzata una festa popolare in piazza Maggiore. Gli studenti e le studentesse dell'Unibo negli anni hanno sempre partecipato emotivamente alla causa, esprimendo vicinanza e solidarietà, e sono già pronti a festeggiare l'arrivo di Patrick.