La Turchia è stata destata da un terremoto di magnitudo 5.5, avvertito in maniera particolare nella provincia di Adana. Il sisma ha colpito il Paese introno alle 7:44 (ora italiana) ed è stato seguito da 11 più modeste scosse di assestamento, la maggiore delle quali ha fatto registrare ai sismografi un magnitudi pari a 3.2 sulla scala Richter.
Il giornale turco Daily Sabah, citando l'Afad, ossia l'autorità turca per la gestione delle emergenze, dirama alcune informazioni aggiuntive sull'evento sismico di questa mattina: l'epicentro è stato localizzato nel distretto di Kozan e si è attestato ad una profondità di appena 11,27 chilometri.
La grande città di Adana, nel sud del Paese, è stata la zona più colpita dal terremoto: i palazzi del centro hanno però resistito bene alla scossa, tanto che è crollato solo un piccolo edifico abbandonato, come informa il prefetto Suleyman Elban.
La paura tra la popolazione è dilagata a seguito della scossa, con evidenti scene di panico, sebbene l'emergenza sia rientrata quasi nell'immediato.
I giornali locali riportano scene di grande terrore tra i cittadini di Adana al momento della scossa di terremoto registrata questa mattina, sebbene la situazione sia sempre rimasta sotto controllo. Infatti, non si registrano vittime tra la popolazione.
La paura è comunque stata tanta: il ricordo dei due terribili terremoti che lo scorso febbraio hanno devastato il Paese è ancora troppo vivido. In quell'occasione, le province più colpite erano state quelle di Adıyaman, Hatay, Kahramanmaraş, Kilis, Osmaniye, Gaziantep, Malatya, Şanlıurfa, Diyarbakır, Elazığ e - come oggi - Adana.
Le due scosse si erano attestate ad un magnitudo pari a 7.8 e 7.5 e avevano portato grande devastazione in Turchia: più di 50mila persone avevano perso la vita, mentre 300mila erano stati gli edifici distrutti, con almeno 3 milioni di sfollati.