È possibile sconfiggere la mafia: Mattarella ne è sicuro. Lo ha dimostrato l’esperienza, come quella acquisita a seguito delle stragi del ’93. Proprio oggi, giovedì 27 luglio 2023, ricorre il trentesimo anniversario della strage di via Palestro, a Milano. Domani invece ricorre quello degli attentati alle basiliche di Roma San Giovanni in Laterano e di San Giorgio al Velabro. Ecco le dichiarazioni di questa mattina del Presidente della Repubblica.
Il capo dello Stato Sergio Mattarella ricorda oggi che sono passati esattamente 30 anni dalla strage di via Palestro, a Milano. Strage che sconvolse la città e tutto il resto d’Italia. In quell’attentato a matrice mafiosa persero la vita ben 5 persone innocenti, uccise, intorno alle 23, dallo scoppio di un’autobomba. Tre Vigili del fuoco, un agente di Polizia e un uomo di origine marocchina.
Nella notte tra il 27 e il 28 luglio 1993 si verificarono poi altri due attacchi. Questa volta nella Capitale. Furono davanti alle basiliche romane di San Giovanni in Laterano e di San Giorgio al Velabro. Questa mattina dunque, il Presidente della Repubblica, ricorda quanto accaduto:
Gli attentati nella Capitale furono anch’essi organizzati dai membri di Cosa nostra. Furono praticamente in contemporanea. A mezzanotte e tre minuti un'autobomba esplose in piazza di San Giovanni in Laterano davanti alla basilica. 5 minuti dopo, alle 00.08, ci fu un altro attacco nella seconda chiesa. Non ci furono morti, ma 22 feriti.
Mattarella rivolge un pensiero alle vittime innocenti delle stragi mafiose:
Il presidente della Repubblica continua a parlare dei due attentati che 30 anni fa colpirono Milano e Roma. Spiega che essi facevano parte di una strategia terroristica culminata con le uccisioni dei giudici Falcone e Borsellino. Ecco il ricordo di Sergio Mattarella:
E ancora, le parole del Capo dello Stato:
Mattarella riporta dunque che il piano eversivo è stato sconfitto. Inoltre precisa che gli esecutori materiali e le varie persone coinvolte in questi due attentati del 1993 in Italia sono stati consegnati, nel corso degli anni, alla giustizia.
Il Presidente della Repubblica prosegue il suo discorso oggi, giovedì 27 luglio 2023, in questo modo:
Secondo Sergio Mattarella, il capoluogo lombardo, la Capitale e il capoluogo siciliano sono tre esempi da tenere in considerazione per quanto riguarda la lotta alla mafia.
Il Capo dello Stato conclude infine affermando che, come l’esperienza ci insegna, sconfiggere le associazioni mafiose è possibile. Ecco le sue parole: