La lectio magistralis del professor Orsini al consiglio regionale Veneto ha provocato un terremoto nella maggioranza.
Il giorno dopo non si placano le tensioni e la scossa verificatasi nel nord est sembra poter arrivare a interessare anche i salotti romani orami focalizzati alle ferie imminenti.
La polemica va avanti da giorni sui quotidiani locali e da "il Gazzettino" è un continuo rincorrersi di responsabilità con dichiarazioni politiche rispetto ad una decisione che va in netto contrasto con la politica di appoggio incondizionato all'Ucraina che sta portando avanti la premier Meloni.
Per i consiglieri di FDI la decisione è alquanto inopportuna e da FDI con le parole di Ciambetti arriva la diserzione all'evento, oltre che scagliarsi contro chi dell'iniziativa ne è stato il promotore.
Non è la prima volta che dal Veneto arrivano idee e dichiarazioni non proprio in linea che la visione governativa. Per FDI la questione è prettamente politica e non può prescindere da una linea comune in cui anche le amministrazioni locali devono seguire la linea governativa su certi argomenti di importanza internazionale.
Non solo le forze di maggioranza ma anche gli esponenti del Partito Democratico del Veneto hanno voluto esprimere tutta l'inopportunità della scelta del professore Orsini che già tante polemiche ha creato in televisione.
L'ideatore dell'ospitata del Professor Orsini, il consigliere Lega Ciambetti respinge tutti gli attacchi e anzi rincara ribadendo agli alleati come Orsini sia stato invitato per esprimere le sue posizioni e per presentare un libro letto da molti italiani. "Aver paura delle parole e delle idee mi fa pensare a tempi tristi". Anche il consigliere Sandonà dai suoi profili social specifica come sia in gioco la libertà di parola e non altro.
La polemica può sembrare tutta interna alla maggioranza ma se non chiarita in tempo breve potrebbe benissimo interessare anche le relazioni tra le forze di maggioranza. Se da un lato la premier Meloni è da sempre allineata sulle politiche atlantiste lo stesso non si può dire dei leghisti.