Belluno, scala senza protezioni la Tofana di Rozes: morto alpinista 62enne

Aveva cercato di scalare da solo e senza protezioni la Tofana di Rozes: un'imprudenza costata cara ad un alpinista di 62 anni, precipitato e morto mentre faceva free solo. Le sue ricerche erano proseguite durante la notte, dopo che ieri sera, intorno alle 20, la moglie preoccupata aveva dato l'allarme.

A recuperare il suo corpo senza vita un'eliambulenza intervenuta sul posto, nella zona di Cortina d'Ampezzo. Secondo le prime ricostruzioni pare che l'uomo, proveniente dal comune altoatesino di Villabassa, fosse solito arrampicarsi in solitudine e senza protezioni. Era probabilmente diretto sulla Rozes, forse su uno degli spigoli.

Morto alpinista precipitato dalla Tofana di Rozes, riconosciuto il cadavere

Il primo campanello d'allarme risale a quando i soccorritori hanno ritrovato il suo furgone parcheggiato al rifugio Dibona. All'interno del mezzo era rimasto il telefono cellulare dell'uomo. Così una squadra del soccorso alpino di Cortina e della guardia di finanza, coadiuvate dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, hanno iniziato i giri di ricognizione. Le ricerche si sono concentrate sul Primo e Terzo Spigolo della Tofana di Rozes, perlustrando la base, le vie, i canali e il rientro, senza esiti positivi.

L'eliambulanza ha poi perlustrato la Via Eötvös - Dimai. Tra il Piccolo Anfiteatro e la Traversata, il tragico ritrovamento del corpo senza vita. In un primo momento il suo recupero era impossibile: si è rivelato necessario l'intervento dell'elisoccorso Falco 2, con a bordo un tecnico del soccorso alpino di Cortina e uno delle Fiamme Gialle. La salma è stata imbarellata dai soccorritori, recuperata con il verricello e trasportata a valle.

Identificata, la vittima si chiamava Diego Zanesco ed era un alpinista dall'esperienza trentennale. Da guida alpina dell'Alta Badia aveva accompagnato in una serie di escursioni anche alcune celebrità, ultima delle quali il noto regista americano Oliver Stone. Nel 2021 aveva anche rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport, incentrata sul suo lavoro e sulla sua passione per la scalata.

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