Una assemblea Ordinaria della Lega Nazionale Professionisti Serie B tanto attesa quanto rimarcare il caos che si trova a gestire il Presidente Mauro Balata. Le società si sono dette unanimi nella volontà di rispettare il via del campionato per sabato 19 agosto con l'anticipo del venerdì come gara inaugurale. In questo modo i club hanno voluto rimarcare la volontà di proseguire con il format in vigore nonostante le norme obsolete e le situazioni estranee alla Lega. Quindi avanti con il campionato a venti squadre con il calendario che potrebbe prevedere X e Y in attesa di conoscere l'esito dei ricorsi di Lecco, Reggina e Perugia.
Si procede verso un calendario con X e Y
I campionati possono partire con le X e Y per il Presidente della FIGC Gabriele Gravina senza dover rinviare l'inizio della competizione. La preoccupazione è la ciclicità con cui ogni stagione ci sono squadre che hanno problemi con la documentazione per iscriversi al campionato e questo porta al ricorso di altre pretendenti. Da qua l'idea di anticipare la data di consegna delle carte al 30 aprile. Una visione condivisa dal Presidente della Lega di Serie B Mauro Balata che sta cercando di districarsi dentro questo caos giudiziario.
È stata un’assemblea molto intensa. Il calendario è stato approvato, non capisco perché dite che sembra vogliamo partire secondo i tempi che abbiamo dato. Il calendario lo abbiamo stabilito noi, la FIGC è d’accordo visto che l’ha approvato. Non capisco da dove arrivino idee diverse. Si potrebbe partire con X e Y ma vediamo fin dove arriviamo. Ora c’è il TAR poi magari si arriverà alla corte europea dei diritti dell’uomo. Non so, se vogliamo fermare il campionato per un anno fermiamolo. Noi siamo anche abbastanza stanchi, in assemblea affrontiamo tutti i problemi a viso apertoLa Lega Pro ha scelto di aspettare, noi abbiamo diramato il calendario e vogliamo essere coerenti. Riteniamo che i calendari vadano tutelati da dinamiche legate a ricorsi e controricorsi. Se ci fosse un percorso di giustizia più breve e chiaro, a tutela delle competizioni, dei tifosi, delle società, forse saremmo tutti più tranquilli.Sui ripescaggi siamo d’accordo con Gravina, noi siamo per il merito sportivo, ma sono anche idee che vanno calibrate perché se blocchi per sempre poi magari ti ritrovi coi campionati a 12. Serve chiarezza. Come fai a non fare una riflessione? Sennò queste situazioni si ripeteranno e questo fa solo male all’immagine del calcio italiano, andare avanti con contenzioni, ripescaggi, seconde, terze, quarte e quinte squadre. Al nostro interno, però, le regole le stabiliamo noi. Siamo stati noi a portare le regole di coordinamento sulla crisi d’impresa che sono state poi approvate. Vogliamo parlare di riforme? Se fossero state fatte probabilmente non avremmo il caso Lecco
Proprio la squadra piemontese è in attesa di conoscere il proprio destino dopo i problemi legati ai documenti per lo stadio poiché l’impianto casalingo è reputato non agibile per la seconda serie. Situazione molto simile della Reggina con il Perugia che quindi ha chiesto di poter cancellare la sua retrocessione. Problemi di natura finanziaria per la nuova Sampdoria di Radrizzani.
La questione Sampdoria l’abbiamo affrontata, abbiamo un’idea chiara delle regole e vogliamo salvaguardare sin dall’inizio la competitività, fin dall’inizio questa volta. Cercheremo di avere tutti i chiarimenti. Stesso discorso valido anche per la Reggina. Sul Lecco invece è una vicenda complessa, è una situazione che un po’ ci fa vergognare tutti. Noi non ne siamo responsabili, ma è qualcosa che non fa bene al calcio in generale
Quindi si va avanti per la propria strada con il classico campionato a venti squadre e l'inserimento di X e Y per stilare il calendario in attesa dei ricorsi dato che al momento risultano diciotto formazioni iscritte regolarmente. Categorico rifiuto sul cambio di format della Serie B con l'allargamento delle squadre.
Io non capisco queste elucubrazioni. Noi abbiamo un calendario programmato: si è deciso di trovare date deliberate dall’assemblea, che sono state comunicate e approvate dalla FIGC. Spostare le date diventa un problema e non capisco questi ragionamenti. Noi di 21 squadre non parliamo proprio. Non capisco perché ne parliate, non è sul tavolo. Spiegatemi in che modo dovremmo andare a 21. Noi siamo 20 e 20 pensiamo di restare, in un format consolidato e che rappresenta molto bene i nostri principi. Noi abbiamo stabilito delle regole, che ci siamo dati dopo aver molto approfondito le problematiche del sistema calcistico. Poi ogni anno ci troviamo a confrontarci con problemi che non dipendono da noi