Una giornata all'insegna di solennità e commozione, quella in ricordo della strage alla stazione di Bologna: anche la premier Giorgia Meloni ha rilasciato alcune dichiarazioni in occasione del 43esimo anniversario della tragedia.
Un'occasione, per la presidente del Consiglio, di ribadire l'impegno dell'esecutivo sulla ricerca della verità. Una ricerca che "passa anche dal mettere a disposizione il più ampio patrimonio documentale e informativo".
Come di consueto, per commemorare l'evento, un corteo si è snodato da piazza Maggiore fino a piazzale Medaglie d'Oro. Alle 10.25, proprio in quell'orario così simbolico, è risuonato il triplice fischio del treno nel ricordare le vittime e i feriti dell'attentato.
A Bologna, per omaggiare le vittime della strage del 2 agosto 1980 alla stazione ferroviaria, c'erano una serie di personalità di rilievo. Tra loro spiccano le massime autorità cittadine, ma anche il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, parlamentari ed esponenti politici.
Presente anche Patrick Zaki: il ricercatore egiziano, fortemente affezionato alla città di Bologna, è stato liberato di recente dopo un lungo calvario giudiziario nel suo Paese.
A rappresentare il governo c'era il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che ha tenuto un breve discorso in apertura della cerimonia.