Nelle prime ore di oggi, una serie di esplosioni ha scosso il ponte di Kerch in Crimea, secondo quanto riportato dai media locali: si tratta della massiccia esplosione di una nave russa causata da un attacco della marina Ucraina. Una notizia che ha naturalmente ampliato le distanze tra le parti, già poco avvezze a intraprendere discorsi di pace.
Proprio su questo tema, è intervenuto la portavoce di Zelensky in serata e parlando degli ultimi colloqui in Arabia Saudita ha sottolineato su Twitter:
"La sala macchine della petroliera è stata danneggiata, anche se non molto", ha dichiarato il centro di coordinamento per il soccorso in mare della città russa di Novorossiysk all'agenzia di stampa Tass. L'equipaggio della nave è al sicuro. Probabilmente, la flotta ucraina ha utilizzato droni marittimi come per il recente attacco alla nave russa Olenegorsky Gornyak.
Tuttavia, secondo le autorità russe, alcuni membri dell'equipaggio della petroliera chimica russa "Sig" sono rimasti feriti da schegge di vetro durante l'attacco da parte dei droni marini ucraini avvenuto nello stretto di Kerch. La nave è stata danneggiata e ha ricevuto assistenza da due rimorchiatori.
La petroliera "Sig" è nota per essere stata oggetto di sanzioni americane in passato, poiché è stata accusata di aver fornito carburante alle forze russe durante la guerra in Siria.
In un'altra drammatica svolta, i media ucraini hanno reso pubblica una registrazione audio dell'equipaggio della petroliera "Sig" colpita dal drone di superficie nello stretto di Kerch. Nella registrazione, l'equipaggio riferisce che la nave non può muoversi autonomamente a causa dell'allagamento della sala macchine. Attualmente, l'equipaggio sta lavorando per trainare la nave in porto. Le immagini pubblicate su Telegram da un media russo mostrano i danni all'interno della petroliera e i marinai a bordo hanno riportato abrasioni.
La petroliera "Sig" è una delle più grandi della Federazione Russa, costruita nel 2014 e con un peso di quasi 5.000 tonnellate. Le tensioni tra Ucraina e Russia sono salite di nuovo con questo attacco, che ha portato temporaneamente alla sospensione del traffico sul ponte di Crimea a causa della minaccia di ulteriori azioni. Kiev ha tuttavia annunciato che intende intensificare gli attacchi di droni sul Mar Nero.
Non è mancata la risposta di Mosca che almeno in questa fase ha scelto un "proclamo" militare attraverso le parole del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Quest'ultima ha risposto in maniera veemente alla notizia del bombardamento alla petroliera affermando: