Il 2023 è finora l'anno dei "nuovi stadi". Almeno sulla carta e nei desideri di tanti tifosi. Da Venezia a Milano, a Roma, sono in molti a immaginare il nuovo teatro della propria squadra del cuore, per poi restare spesso con tanti "vorrei ma non posso". A Firenze, dove si rincorrono da tempo le mille ipotesi sul restauro del vecchio "Artemio Franchi" e l'individuazione delle sedi alternative per le gare interne della Fiorentina, il sindaco Dario Nardella ha promesso oggi che "il progetto esecutivo sarà terminato dopo l'estate dallo studio Arup. Dopo partiremo con la gara per l'affidamento dei lavori".
Così il primo cittadino del capoluogo toscano a margine della sfilata del Corteo storico della Repubblica fiorentina:
Nardella si riferisce ai 55 milioni che la città attendeva dal Pnrr.
Ma, oltre allo storico impianto progettato da Pier Luigi Nervi e Gioacchino Luigi Mellucci, inaugurato nel 1931 e ristrutturato tra il 1988 e il '90 per i Mondiali di calcio, in ballo c'è anche l'area esterna, su cui il sindaco ha garantito che andrà incontro alle esigenze dei cittadini, vagliando anche possibili cambi di destinazione d'uso.
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