Uno spaventoso incendio sta attualmente flagellando l'isola di Maui, nelle Hawaii, causando distruzione e tragedia senza precedenti: il bilancio provvisorio delle vittime ha raggiunto il tragico numero di 53 morti, rendendo questo incendio il secondo più grave degli ultimi cento anni nella storia degli Stati Uniti. L'incendio è stato alimentato dai forti venti dell'uragano Dora, che ha reso le fiamme incontrollabili e ha provocato la necessità di evacuazioni di massa.
Di fronte alla gravità della situazione, il presidente degli Stati Uniti d'America, Joe Biden, ha dichiarato lo stato d'emergenza per l'isola di Maui. "Ho ordinato a tutti i mezzi federali disponibili sulle isole di aiutare nella risposta", ha affermato il presidente. La Guardia nazionale hawaiana ha mobilitato elicotteri per contribuire agli sforzi di spegnimento delle fiamme e alle operazioni di ricerca e soccorso.
Le restrizioni sono state imposte anche nello spazio aereo sopra le tre regioni colpite dagli incendi: Lahaina, Kihei e Kula. L'obiettivo è facilitare le operazioni di salvataggio, dato che migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case per sfuggire alle fiamme. Una ristoratrice di Lahaina ha dichiarato alla Cnn: "La città è devastata. Sembra che sia caduta una bomba". Centinaia di abitazioni private e attività commerciali sono state distrutte dal fuoco, e il capo del Dipartimento dei Trasporti delle Hawaii ha confermato che oltre 11.000 persone hanno lasciato l'isola, con ulteriori evacuazioni in corso.
La situazione è stata ulteriormente complicata dalla chiusura del servizio di chiamata di emergenza 911 in alcune aree colpite dagli incendi. Questo ha reso difficile il coordinamento delle operazioni di soccorso e evacuazione. Tuttavia, le autorità locali, supportate dalle forze federali, stanno facendo il possibile per contenere le fiamme e proteggere la popolazione.
Gli incendi, alimentati dai venti dell'uragano Dora e dall'alta pressione sul Pacifico settentrionale, hanno reso necessario il coinvolgimento di mezzi federali per gestire l'emergenza. La popolazione è stata costretta a fuggire, alcune persone addirittura gettandosi nell'Oceano Pacifico per sfuggire al fuoco. Le ricerche di dispersi sono ancora in corso, mentre gli elicotteri della Guardia Costiera e della Marina degli Stati Uniti continuano le operazioni.