11 Aug, 2023 - 11:21

Operazione archeologia US: carabinieri riportano in Italia 266 reperti inestimabili

Operazione archeologia US: carabinieri riportano in Italia 266 reperti inestimabili

Nel contesto di un'operazione internazionale congiunta tra la magistratura italiana e la Procura Distrettuale di Manhattan, i Carabinieri dell’Arte hanno riportato in Italia 266 reperti di archeologia di inestimabile valore, provenienti dagli Stati Uniti. L'operazione, guidata dal Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) in collaborazione con la Procura newyorkese, ha riscosso un successo significativo nel recupero di una vasta gamma di opere che abbracciano diverse epoche storiche.

Vittoria per l'archeologia: carabinieri riportano dagli US centinaia di reperti sottratti al mercato illegale

Il ritorno di questi reperti rappresenta una vittoria importante nella lotta contro il traffico illegale di beni culturali. Gli oggetti, che risalgono a un periodo che spazia dall'età Villanoviana fino alla Roma imperiale, erano stati sottratti illegalmente dal territorio italiano e smistati attraverso una rete di trafficanti internazionali senza scrupoli.

Il Comandante dei Carabinieri TPC, Generale di Brigata Vincenzo Molinese, ha sottolineato:

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Questo recupero rappresenta un passo significativo nella preservazione del nostro patrimonio culturale. Grazie alla stretta collaborazione tra le autorità italiane e americane, siamo riusciti a restituire al nostro paese queste opere d'arte di inestimabile valore storico e artistico.

Uno dei momenti clou dell'operazione è stata la restituzione di 70 lotti, per un totale di 145 pezzi, che facevano parte della procedura fallimentare a carico della società Symes Ltd, il cui fondatore, il cittadino inglese Robin Symes, era noto come uno dei trafficanti di beni culturali più influenti e di successo al mondo. Symes aveva stretti legami con importanti collezionisti e musei di prestigio internazionale, come il J. Paul Getty Museum di Los Angeles.

Il Comandante Molinese ha aggiunto:

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L'operazione è stata resa possibile grazie a un'attenta indagine coordinata tra le autorità italiane e la Procura di Manhattan. Le opere sono state individuate e sequestrate come risultato degli sforzi congiunti di investigatori e magistrati.

La cerimonia ufficiale di restituzione si è svolta l'8 agosto 2023 a New York, presso la sede della Procura Distrettuale, e ha visto la partecipazione di importanti figure, tra cui il Procuratore Alvin L. Bragg, il Console Aggiunto d'Italia a New York, Cesare Bieller, il Colonnello Matthew Bogdanos del DAO di Manhattan e lo Special Agent in Charge di HSI Homeland Security Investigations, Ivan J. Arvelo.

Inoltre, è stata effettuata la restituzione di 65 manufatti che erano parte della collezione del Menil Collection Museum di Houston. Questa restituzione spontanea è stata possibile grazie al lavoro accurato dei Carabinieri TPC, che hanno dimostrato in modo inequivocabile la provenienza illecita degli oggetti da scavi clandestini in aree archeologiche italiane.

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Filippo Marani Tassinari
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