C'è una nuova ipotesi sull'omicidio di Lorenzo Nardelli dopo gli interrogatori di garanzia dei due accusati del delitto consumatosi all'interno di un'ascensore di Mestre, i cugini Radu e Marin Rasu.
A formulare la teoria è il GIP di Venezia, che contesta che i due abbiano teso una "trappola" alla vittima, anche se l'avvocato dei cugini, Jacopo Trevisan, ha dichiarato di non sapere proprio quale sarebbe il motivo.
I due accusati al momento continuano a sostenere la tesi che hanno semplicemente reagito ad un tentativo di furto.
Lorenzo Nardelli è stato ucciso nell'ascensore del condominio sito in via Rampa Cavalcavia, al civico 9 con i due cugini che erano stati sorpresi in flagrante all'interno dell'ascensore dove erano arrivati dopo una rissa con Nardelli iniziata nell'appartamento degli accusati, per ragioni ancora da chiarire.
Secondo quanto emerso dall'autopsia la vittima sarebbe stato tenuto mentre veniva picchiato: l'uomo ucciso mercoledì notte a Mestre ha riscontrato sulle braccia dei segni di una persona che lo avrebbe tenuto fermo, mentre un altro lo avrebbe picchiato a mani nude fino a provocarne la morte per lesioni alla testa.
È questo l'esito degli esami condotti dal medico legale Cristina Mazzaroli, che nello specifico parla di politrauma cranico e toracico con lesioni da "trattenimento" sulle braccia.
Non si dà pace la famiglia di Lorenzo, in particolare lo zio.