Il mondo soffre in nuove guerre e continui conflitti perché sta vivendo «un'epidemia di inimicizia»: così Papa Francesco riassume la condizione di tensione che si respira in molte parti del globo, attraverso un messaggio, a firma del Cardinale Pietro Parolin, inviato presso il meeting di Rimini per l'amicizia fra i popoli.
Nell'ambito di una celebrazione dei contatti tra Nazioni diverse, dunque, il Pontefice denuncia il clima contrario: per il mondo serpeggia una «comunicazione» distorta, che «semina nei cuori rancori e paure». Con queste parole si apre il messaggio di Bergoglio:
Davanti a queste parole suona audace, come ammette lo stesso Francesco, il titolo del meeting, "L'esistenza umana è un'amicizia inesauribile". La sua audacia sta tutta nell'andare «controtendenza», cercando di opporsi con un dialogo internazionale agli imperativi di individualismo e solitudine a cui ci ha abituati il nostro tempo.
Si legge nel messaggio uscito dalla penna di Parolin a nome del Pontefice e inviato al Vescovo di Rimini, mons. Nicolò Anselmi.
Nel messaggio si insiste anche sull'esempio che i fedeli possono trarre proprio dalla figura del Papa in materia di amicizia e apertura verso il prossimo: per l'autore del testo infatti
Anche il Vangelo di Giovanni, ricorda il messaggio, ci insegna quali leggi regolano l'amicizia, secondo le parole stesse di Cristo: «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici». Da qui parte dunque la richiesta di Francesco al popolo cristiano:
Poi, riprendendo alcune parole del Santo Padre pronunciate al meeting mondiale sulla fraternità umana del 10 giugno, il messaggio conclude:
Per il Cardinale Parolin, secondo quanto scritto nel suo messaggio, l'insegnamento che proviene dalle parole di Papa Francesco e dal Vangelo è un messaggio universalmente valido, anche al di là dell'appartenenza religiosa, perché parla di un bisogno - quello dell'amicizia - che è comune a tutti gli esseri umani.
La necessità in questo mondo di conflitto è dunque quello di recuperare e valorizzare questo bisogno, anche attraverso esperienze come quella del meeting di Rimini, arrivato quest'anno alla sua quarantesima ricorrenza:
Si legge nel messaggio.