In seguito agli ultimi delitti, aumenta la pressione per una nuova legge sul femminicidio, che il governo vorrebbe fare approvare in tempi record; secondo ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, potrebbe essere approvata in due mesi, "se le opposizioni collaborano".
Già nei mesi precedenti, il governo aveva presentato un disegno di legge che mira a tagliare i tempi dell'intervento della magistratura e a rafforzare le misure cautelari, come l'utilizzo del braccialetto elettronico per gli aggressori e il distanziamento obbligatorio da luoghi frequentati dalle vittime.
La ministra Roccella, ha espresso chiaramente l'impegno del governo: "È una catena di dolore e di morte che è intollerabile, che sembra inarrestabile ma che con tutti i nostri sforzi dobbiamo provare a fermare." Roccella ha sottolineato che il governo ha aumentato di un terzo i fondi per il piano anti-violenza, compresi i centri e le case rifugio.
Un disegno di legge di 15 articoli è già stato presentato e assegnato alla Commissione Giustizia della Camera. Questo provvedimento, oltre a rafforzare le misure cautelari, prevede anche la nascita di specifiche sezioni di polizia giudiziaria, dedicate a combattere i reati del cosiddetto "Codice rosso".
La velocità di approvazione del provvedimento è una priorità per il governo. La ministra Roccella ha proposto l'adozione dell'iter cosiddetto "redigente", che consentirebbe di accelerare l'approvazione. "Sarebbe un segnale importante se le forze politiche decidessero tutte insieme di procedere in questo modo", ha affermato la ministra.
L'obbligatorietà della formazione per magistrati e operatori che combattono i reati del Codice rosso è un altro punto fondamentale. Roccella ha sottolineato l'importanza della specializzazione del personale, ma ha anche sottolineato che la formazione richiede tempo:
Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, ha sottolineato che il ddl in esame può essere legge in tempi rapidissimi se c'è un accordo tra maggioranza e opposizione.
Delmastro ha anche proposto l'avocazione della Procura generale in caso di inattività dei pm, al fine di evitare tragiche conseguenze.