Accadde oggi 24 agosto 2016: Centro Italia devastato dal terremoto. Quella terribile sequenza sismica che colpì il Centro Italia definita dall'INGV sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso, cominciò ai primi di agosto di 7 anni con epicentri situati tra l'alta valle del Tronto, i Monti Sibillini, i Monti della Laga e i Monti dell'Alto Aterno. La prima forte scossa poi si registrò alle ore 3:36 del 24 agosto ed ebbe una magnitudo di 6.0, con epicentro situato lungo la Valle del Tronto, tra i comuni di Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli). In particolare, l’epicentro ci fu nel comune di Accumoli con ipocentro alla profondità di 8 km.
Quella forte scossa durò 15-20 secondi. Per quanto concerne l'accelerazione del suolo, nota come peak ground acceleration, si registrarono valori di 0,45 g, con un picco massimo di 0,86 g registrato nella sola Amatrice. Un fatto che amplificò la violenza del sisma e aumentò i danni agli edifici di zona. In precedenza, ma sempre durante la notte del 24 agosto si verificarono numerose scosse nella zona di Norcia in Umbria e di Rieti nel Lazio; tra queste, alcune superarono i 4 gradi Richter.
Alle ore 4:33:29 poi una scossa di 5,3 gradi colpì Norcia in provincia di Perugia. Nei comuni di Amatrice e Arquata del Tronto si verificarono danni pari al 10° grado della Scala macrosismica europea (la EMS). Il sisma e le scosse di replica furono avvertite in gran parte dell'Italia centrale e in parte dell'Italia settentrionale, comprese Terni, Roma, Teramo, Pescara, Chieti, Napoli, Foggia, Campobasso, Benevento, Ancona, Pesaro e Urbino, Firenze, Piacenza, Perugia, Bologna e addirittura Trento, Bolzano e Gorizia.
Gli esperti spiegarono che la zona dell'evento sismico è in un'area sismologica molto attiva dell'Italia che comprende anche L'Aquila, dove il terremoto del 6 aprile 2009 (magnitudo 6.3) provocò oltre 300 morti e circa 65 000 sfollati, oltre alle Marche e all'Umbria stessa, funestate dal terremoto del 26 settembre 1997 (magnitudo 6.0). Mentre il sisma dell’estate di 7 anni fa causò 280 morti e 370 feriti.