Lo dice da anni, ormai, Rocco Siffredi: ai giovanissimi la pornografia dovrebbe essere vietata. Non sconvolge, per questo, che nelle scorse ore l'attore hard abbia deciso di prendere le difese della ministra Eugenia Roccella che, dopo gli sconvolgenti casi di cronaca delle ultime settimane (tra cui, in particolare, lo stupro di Palermo) aveva annunciato di voler rendere più stringente l'accesso ai video porno.
È ciò che Rocco Siffredi ha dichiarato nelle scorse ore a Hoara Borselli, su Libero, commentando le recenti esternazioni della ministra per le pari opportunità e la famiglia Eugenia Roccella che, dopo gli ultimi, sconvolgenti casi di cronaca, ha fatto sapere di voler fare di tutto per limitare l'accesso ai video porno ai giovanissimi. Secondo lei, e anche secondo l'attore hard più famoso d'Italia, essi avrebbero infatti un ruolo - e neanche così tanto marginale - sullo sviluppo sessuale, influenzando negativamente gli adolescenti.
spiega Siffredi. È frutto, almeno in parte, di ciò che guardano online. Per questo, oltre a bloccare l'accesso ai più piccoli a determinati siti, bisognerebbe anche spiegare loro
Bisognerebbe educare i giovani alla sessualità, insomma. Senza che siano gli stessi video online a farlo, nel modo sbagliato. Spingendo i ragazzi a credere che siano "normali" cose che in realtà non lo sono. E fornendo loro una visione distorta del sesso.
prosegue Siffredi. E conclude:
Il Parlamento starebbe già passando al vaglio un disegno di legge finalizzato al contrasto della violenza sulle donne. Ma anche l'educazione, è chiaro, vuole la sua parte, se si spera di limitare, anche solo in parte, la drammatica deriva a cui da anni si sta assistendo, con l'aumento dei casi di stupro tra i giovanissimi, come i recenti casi di Palermo e Caivano, a Napoli, ci dimostrano.
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