Dopo quante ore di ritardo si può chiedere un rimborso aereo? Il Regolamento Europeo CE 261/2004 stabilisce in maniera molto precisa in quali situazioni un passeggero ha diritto al rimborso per un volo in ritardo.
L'ENAC, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile elenca i diritti dei passeggeri in caso di ritardo prolungato del volo e spiega anche quando si ha diritto al risarcimento.
La compagnia aerea deve essere infatti pronta a risarcire il viaggiatore se il volo ritarda di oltre 3 ore, da calcolare a partire dal momento in cui si aprono le porte del gate. In questo caso, tutti i voli in partenza o in arrivo in un paese che fa parte dell'Unione Europea hanno i requisiti per un rimborso che in alcuni casi può arrivare anche fino a 600 €.
Tutto questo cambia però per i voli in partenza dagli USA, che seguono la Convenzione di Montreal. Questa convenzione è la più applicata a livello internazionale, perché ha un elevatissimo numero di Stati aderenti e firmatari. Si basa sui danni che un ritardo aereo può causare ai passeggeri e ha un'unità di misura tutta sua che si chiama Diritto Speciale di Prelievo.
Riguarda sia il trasporto merci che il trasporto passeggeri. L'articolo 22 stabilisce inoltre dei limiti entro i quali il passeggero può ottenere un risarcimento in caso di ritardo: a seconda della gravità, il cliente può ottenere una compensazione fissata nel limite di 5346 DSP.
La compensazione va poi convertita nel Paese in cui si applica. Attualmente l'importo è pari a circa 4000 euro di tetto massimo. In ogni caso sarà il giudice a stabilire qual è l'importo che è giusto riconoscere al cliente danneggiato dal ritardo.
Nel caso in cui il volo subisse un ritardo di 2 ore, la compagnia aerea che lo gestisce ha il dovere di prestare a tutti i passeggeri una prima assistenza. Il personale di bordo dovrà servire cibo e bevande e in caso di necessità offrire un eventuale supporto medico, dando priorità ai viaggiatori disabili, ai neonati o ai passeggeri più anziani.
Dopo 3 ore di ritardo dell'aereo il rimborso è invece garantito. In questo caso, si potrà ricevere un risarcimento che dipende da alcune caratteristiche del viaggio:
Per ottenere il rimborso è necessario conservare la carta d'imbarco, gli scontrini e le fatture delle eventuali spese.
In alcuni casi il ritardo del primo volo implica l'impossibilità di proseguire il viaggio come da programma. Infatti subire un ritardo consistente potrebbe portare a problemi qualora ci fossero coincidenze con altri trasporti e dunque altri biglietti già acquistati.
Se ciò accade la compagnia dovrà assumersi la responsabilità e rimborsare il costo dei biglietti andati persi. In caso di viaggio di lavoro o di biglietto acquistato da terzi soggetti, il discorso è molto simile.
Nell'eventualità che la partenza del volo sia posticipata al giorno successivo la compagnia aerea dovrà offrire il pernottamento al passeggero in hotel comprensivo di trasferimento da e verso l’aeroporto. Per essere sicuri che ciò avvenga è bene rivolgersi direttamente alla compagnia aerea e farsi mandare per iscritto la conferma della stanza con il conseguente trasferimento.