Sembra una tragica epopea senza fine quella che in questi giorni sta coinvolgendo Caivano, in Provincia di Napoli: dopo la terribile notizia dello stupro perpetrato su due cugine poco più che bambine, ora arrivano anche le minacce alle famiglie delle vittime.
Sono le parole della mamma della 12enne abusata sessualmente a Parco Verde. La donna, che ha interpretato il furto dello scooter del figlio come un atto di intimidazione dopo la denuncia fatta, manda anche un ulteriore appello alla Premier Meloni, affinché arrivi al più presto a Caivano e ascolti le loro storie:
chiede la donna. Nel frattempo, il legale della famiglia, Angelo Pisani, ha chiesto che le autorità attivino, accanto al codice rosso per la violenza sulle donne, anche un codice azzurro che tuteli i minori in queste situazioni difficili.
Con il passare dei giorni emergono anche nuovi dettagli e informazioni sullo stupro che ha coinvolto due ragazzine di 11 e 12 anni. Secondo quanto emersi dalle ultime indagini, l'abuso non sarebbe avvenuto solo nella zona di Parco Verde, ma anche in un'altra sezione della città, chiama "Bronx" dai cittadini.
Inoltre, si è appreso quanto gli approcci alle vittime, poi sfociati nel terribile assalto sessuale, siano stati fatti anche lungo corso Umberto, sempre a Caivano.
L'avvocata Clara Niola, legale di una delle due famiglie, sottolinea la necessità, messa in luce dalla vicenda di Caivano, di insistere su un'alfabetizzazione social e web dei nostri giovani. Non solo dunque saper usare il web, ma anche saperlo navigare in sicurezza e con occhio critico, senza rischiare che si sparga odio e comportamenti violenti:
L'avvocata si sofferma poi sull'importanza dell'azione istituzionale in queste zone degradate, che deve essere attua a preservare soprattutto il futuro dei giovani:
Continua la situazione difficile per le famiglie delle vittime, che invece di trovare conforto temono per la loro incolumità.