Dopo aver preso il potere in Niger in mese scorso, gli autori del golpe nello Stato dell'Africa occidentale annunciano l'espulsione dell'ambasciatore francese. A darne annuncio una lettera inviata dal ministero degli Esteri nigerino al ministero degli Esteri d'Oltralpe.
La nuova giunta ha così rivelato di aver tolto l'immunità diplomatica all'ambasciatore francese Sylvain Itte. Nella missiva si legge che il termine ultimo dei privilegi dell'ambasciatore risulta "al termine della scadenza delle 48 ore a partire dal 28 agosto 2023".
Un provvedimento che ha destato l'immediata replica del ministero degli Esteri francese che, come più volte ribadito nelle ultime settimane, non riconosce i golpisti come leader legittimi del Paese. Secondo Parigi, infatti, la nuova giunta non ha l'autorità necessaria per un simile provvedimento di espulsione degli ambasciatori.
A tal proposito, dunque, il presidente Emmanuel Macron in persona ha dichiarato lo scorso lunedì 28 agosto che l'ambasciatore resterà al suo posto. Un'occasione, per il capo dell'Eliseo, di ribadire il sostegno della Francia a Mohamed Bazoum, presidente deposto del Niger.
Quello del Paese africano è un tema caldo anche del vertice informale tra i ministri degli Esteri dell'Unione Europea, in corso in queste ore a Toledo. C'è attesa per scoprire come si muoverà l'Ue in merito alla vicenda. Per il momento, secondo l'Ansa, sembra che non ci sia ancora intenzione di procedere con delle sanzioni. Per ora, infatti, si registra cautela, con l'obiettivo di raggiungere una soluzione negoziata della crisi, evitando l'opzione militare.
Secondo quanto riferiscono i media senegalesi, tuttavia, le truppe di Dakar sarebbero pronte a intervenire militarmente. I soldati sarebbero pronti ad essere schierati in Benin per un intervento a Niamey, sotto l'egida della Comunità economica degli stati dell'Africa occidentale (Ecowas), tutte le nazioni confinanti con il Niger.