Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri di Kiev, se la prende con chi muove critiche nei confronti della controffensiva ucraina. Durante la riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue a Toledo, il funzionario del Paese invaso ha invitato in modo piccato chi "sputa in faccia ai soldati ucraini" a "stare zitto".
L'allusione è a chi "critica il ritmo lento della controffensiva". Una mancanza di rispetto, secondo il ministro, a chi "sacrifica la sua vita ogni giorno, avanzando e liberando un chilometro di territorio ucraino dopo l'altro".
Probabilmente il riferimento di Kuleba è rivolto a quanto riportato dal New York Times. La scorsa settimana il quotidiano statunitense aveva citato funzionari occidentali, secondo i quali l'offensiva negli ultimi tempi ha fatto registrare scarsi progressi per via dell'organizzazione delle truppe.
Così il ministro, che ha colto l'occasione per ribadire l'obiettivo dell'Ucraina di aprire i negoziati sull'adesione all'Unione Europea "entro la fine dell'anno".
Volodymyr Zelensky chiede altre armi agli alleati rispetto a quelle promesse. Nel ringraziare l'Occidente per gli F-16 promessi, il presidente ucraino ha chiesto ulteriori rinforzi in un'intervista rilasciata a Rtp, il servizio pubblico di diffusione radiotelevisiva portoghese.
Secondo il leader, Kiev ha bisogno di un altro centinaio di caccia oltre ai "50 o 60" già promessi.
Per il momento, ha spiegato Zelensky, il dominio russo dei cieli è "assoluto".
A proposito della Russia, il portavoce di Putin Dmitry Peskov ha ribadito i buoni rapporti con la Corea del Nord, considerato "un vicino molto importante". Tra Mosca e Pyongyang intercorrono "buone relazioni", che il Cremlino intende "sviluppare ulteriormente". Soltanto ieri gli Usa avevano svelato che Mosca si appresta a ricevere armi dalla Corea del Nord.