Disastro ferroviario e omicidio plurimo: queste le ipotesi di reato in fase di valutazione dalla Procura di Ivrea per quanto riguarda l'incidente ferroviario di Brandizzo, vicino Torino.
Un disastro che sarebbe il frutto di una grave carenza di comunicazione: i cinque lavoratori non avrebbero neppure dovuto trovarsi dove sono stati investiti. Questa l'ipotesi degli inquirenti, esito dei primi accertamenti sul dramma che è costato la vita ai cinque operai.
Al momento il fascicolo aperto dalla Procura rimane contro ignoti, ma a breve potrebbero trapelare i primi nomi iscritti al registro degli indagati.
Nel frattempo, come preannunciato ieri dal segretario generale della Cgil Maurizio Landini, i lavoratori delle ferrovie Rfi sono in sciopero a partire da questa mattina. Dalle 12 di oggi, venerdì 1 settembre, a Torino è in corso anche un presidio dei lavoratori affiliati all'Usb, davanti alla sede della Rete Ferroviaria Italiana.
Per quanto riguarda i lavoratori delle altre sigle sindacali lo sciopero durerà quattro ore, nel corso della giornata di oggi. A incrociare le braccia i dipendenti di Rfi addetti alla gestione e esecuzione della manutenzione delle infrastrutture. Le fasce orarie interessate dalla protesta sono quelle delle ultime quattro ore della prestazione giornaliera del 1° settembre e del turno notturno tra il 31 agosto e il 1° settembre.
Altre otto ore di sciopero di tutto il settore edile e delle costruzioni avranno luogo lunedì 4 settembre in tutta la Regione Piemonte. A promuovere l'agitazione i sindacati edili di Fillea Cgil, Filca Cisl e FenealUil piemontesi, pronti a fare fronte comune per via dell'incidente.
In una nota, i sindacati parlano di "una catena di stragi sul lavoro che non si riesce ad interrompere".