Intendono abbandonare Napoli e andare a vivere in provincia i genitori del 24enne Giovanbattista Cutolo, il musicista della Scarlatti Young ucciso in piazza Municipio tre giorni fa: troppo il dolore e il rancore verso una città che ha portato via i sogni e gli obiettivi faticosamente costruiti di loro figlio.
Giovanbattista Cutolo è stato ucciso da tre colpi di pistola, che lo hanno raggiunto alla schiena in un parcheggio dopo lo scoppio di una lite per un motorino parcheggiato male. Nelle parole di Franco Cutolo si percepisce chiarissima l'amarezza di un padre che ha perso un figlio per un insensato atto di violenza:
Da qui dunque la rabbia di Franco Cutolo non solo verso i criminali che hanno sparato, ma anche contro tutta la città, che lui definisce «crudele»:
La rabbia e il dolore si mescolano dolosamente con la consapevolezza che la morte di Giovanbattista Cutolo altro non è che un tassello di un clima criminale, che non finirà probabilmente con la tragica storia che ha investito la sua famiglia:
Il padre del giovane musicista non si capacita del fatto che il figlio si fosse cacciato volontariamente in una situazione di pericolo. «Era cresciuto per la strada, sapeva intuire quando doveva scappare da situazioni pericolose», commenta Franco Cutolo, per poi aggiungere:
Anche la madre del giovane musicista parla alle telecamere della morte del figlio e lancia un appello disperato alle istituzioni, affinché l'omicidio avvenuto in piazza Municipio non passi inosservata e sia anzi il punto di partenza per una riforma della mentalità italiana:
Queste le parole, tra un pianto e una preghiera sul luogo dell'omicidio, di Daniela di Maggio. Giovanbattista avrebbe dovuto presentarsi a breve per un provino per l'orchestra di Sanremo: tutti sogni infranti, per un parcheggio fatto male.