04 Sep, 2023 - 11:05

Meloni chiama la madre di Giogiò: "Una conversazione accorata"

Meloni chiama la madre di Giogiò: "Una conversazione accorata"

Sabato pomeriggio la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha chiamato in prima persona Daniela Di Maggio, madre di Giogiò, soprannome affettuoso dato al figlio Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista ucciso a 24 anni giovedì 31 agosto in piazza Municipio a Napoli. Stando a quanto riferito successivamente da Di Maggio, la premier ha chiamato per chiedere che cosa avrebbe potuto fare per lei. La chiamata di Meloni è arrivata dopo le strazianti dichiarazioni della mamma di Giovanbattista, rilasciate immediatamente dopo l'omicidio, in cui aveva sollecitato da subito giustizia per il figlio e una pena per il suo assassino.

Meloni al telefono con la madre di Giogiò, previsto un incontro tra le due

Il musicista Giovanbattista Cutolo è stato ucciso da un colpo di pistola esploso da un giovane di 17 anni, accusato di omicidio volontario aggravato, detenzione, porto abusivo e ricettazione dell’arma. Per il 17enne, che ha dichiarato di aver sparato "per legittima difesa", è stato disposto il fermo e il carcere. In piazza Municipio, nei pressi del pub dove è avvenuta lo sparo, la madre Daniela Di Maggio invocato una legge in nome di Giogiò che preveda un abbassamento dell'età imputabile e la certezza della pena anche per chi commette reati prima della maggiore età.

Dopo questa richiesta - a gran voce - che venga fatta giustizia, è arrivata, del tutto inaspettata, la chiamata di Giorgia Meloni, a cui probabilmente seguirà un incontro tra la premier e Daniela Di Maggio, per fare sì che non si ripetano più tragedie che hanno colpito Giovanbattista, la sua famiglia e la città di Napoli:

virgolette
Mi ha chiamato dal suo numero privato. Ho risposto, ci ho messo un po' a capire che era davvero la Meloni. È stata una conversazione tra due madri, sincera e accorata, mi è sembrato di conoscerla da sempre. Le ho chiesto se potevo chiamarla Giorgia, mi ha risposto Certo che devi chiamarmi Giorgia. Poi mi ha fatto una domanda: Che cosa posso fare per te. Non ho avuto neanche un attimo di esitazione, voglio incontrati, ho risposto, devi aiutarmi a fare in modo che altre madri non vivano più drammi come questo. La criminalità non può averla vinta, dobbiamo proteggere i nostri ragazzi, la parte sana del Paese, il futuro che vorremmo. 
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Beatrice Balbinot
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