Missione in Cina per Antonio Tajani, che ha incontrato il suo omologo Wang Yi in occasione della XI sessione del Comitato governativo Italia-Cina a Pechino. Al termine dell'incontro, il ministro degli Esteri cinese ha ribadito lo sviluppo di buoni rapporti tra i due Paesi.
Wang ha dunque sottolineato come Pechino e Roma siano "due potenze economiche importanti", chiamate per questo a "consolidare e approfondire il partenariato strategico globale".
Il Paese del Dragone, ha spiegato il ministro, è pronto "ad importare una maggiore quantità dei prodotti italiani che soddisfino le domande cinesi e offrire agevolazioni alle imprese italiane che vogliano investire in Cina attraverso misure concrete".
A tenere banco c'è il famoso memorandum della nuova Via della Seta, firmato dal governo Conte nel 2019 e in scadenza il prossimo autunno. Al termine del Comitato è intervenuto anche il ministro degli Esteri del governo Meloni, che ha illustrato la "pagina di cooperazione piuttosto brillante" rappresentata proprio dalla Via della Seta.
A testimoniare questo aspetto "un interscambio in crescita", con più di 1600 imprese italiane nel Paese, che fanno la Cina primo partner in Asia. L'export italiano verso la Cina vale 36 miliardi di euro l'anno.
Tajani ha poi svelato l'imminente visita a Pechino, prevista nelle prossime settimane, da parte della ministra del Turismo Daniela Santanchè. Prima della fine dell'anno sarà la volta della ministra della Ricerca e Università Anna Maria Bernini.
A colloquio con i giornalisti, il vicepremier ha poi ricordato che la Cina "rappresenta un mercato di grandi opportunità" anche per le aziende del lusso nostrane.
Sul fronte dei settori nei quali i due Stati possono approfondire le loro collaborazioni, Tajani ha insistito sulla necessità di "favorire l'interscambio turistico con la Cina".