04 Sep, 2023 - 17:37

Il derby delle capoliste dopo la sosta, Milan vs Inter per la supremazia cittadina e la classifica

Il derby delle capoliste dopo la sosta, Milan vs Inter per la supremazia cittadina e la classifica

Un eterno duello tornato ai piani più alti della Serie A, il derby delle capoliste non si vedeva dal 1962 quando l'Inter vinse la stracittadina per 2-0 ma il titolo di campione d'Italia andò al Milan. Al di là della scaramanzia dei tifosi nerazzurri, le due squadre sono tornate al vertice condividendo i favori del pronostico per lo scudetto. Il Milan di Stefano Pioli contro l'Inter di Simone Inzaghi, un duello sul campo e sulle panchine che potrebbe indirizzare la corsa stagionale. I rossoneri per scacciare i ricordi della scorsa stagione della Supercoppa Italiana e del doppio confronto in semifinale di Champions League, i nerazzurri per regalare ad Inzaghi il trofeo che gli manca in bacheca.

Derby delle capoliste. I confronti

Non saranno tre giornate a dare un tornaconto fedele di quanto ci racconterà il campionato di Serie A ma non stupisce vedere appaiate in vetta a punteggio pieno Milan e Inter. Sono le due favorite per lo scudetto insieme al Napoli, Stefano Pioli è chiamato alla conferma per entrare definitivamente nel gotha del calcio italiano dei grandi allenatori mentre Simone Inzaghi lo ha sfiorato più volte senza mai riuscirci.

Ci aiutano i numeri a capire meglio il confronto fra i due allenatori. Sono venti i confronti fra Pioli e Inzaghi durante le loro carriere con un predominio dell'allenatore dell'Inter che ha vinto undici volte a dispetto delle cinque vittorie del tecnico del Milan e quattro pareggi. Pioli ha affrontato Inzaghi 2 volte da allenatore dell'Inter, 5 volte da allenatore della Fiorentina e 13 volte da allenatore del Milan. Inzaghi risponde con 11 gare da allenatore della Lazio e 9 volte sulla panchina dell'Inter.

Entriamo nel dettaglio del Derby della Madonnina che è cominciato nella stagione 2021/22. Nove incontri così ripartiti: 4 volte in Serie A, 2 in Coppa Italia, 1 in Supercoppa Italiana e il doppio confronto di Champions League. Il bilancio è nettamente a favore di Simone Inzaghi con cinque vittorie che includono la semifinale europea e la Supercoppa dello scorso anno, due pareggi e due vittorie per Pioli.

In pochi però ricordano quale sia stato il primo confronto fra Stefano Pioli e Simone Inzaghi, parliamo di avversari sul campo e non in panchina. Era il 9 novembre 1997, l'attuale tecnico rossonero giocava le sue ultime gare da calciatore professionista mentre un giovanissimo allenatore dell'Inter si affacciava nel calcio. Pioli era l'uomo di esperienza del Fiorenzuola che affrontava il Brescello con Inzaghi in attacco, finì 1-1 fra le due squadre che militavano nel campionato di Serie C.

Ventisei anni dopo la storia è cambiata. I padroni di casa vogliono vincere nuovamente lo scudetto dopo quello del 2021/22, tanti cambiamenti ci sono stati in estate con gli addii eccellenti di Sandro Tonali a centrocampo e Paolo Maldini dietro la scrivania. Come DS è stato promosso Moncada che ha messo a disposizione di Stefano Pioli dieci acquisti con tempistiche perfette e scelte oculate.

Il Milan è partito in modo convincente dimostrando quanto lavorare sul campo con i nuovi giocatori paghi. Pulisic completa a meraviglia il tridente con Giroud e Rafael Leao mentre Loftus-Cheek e Reijnders si sono integrati a centrocampo come dei veterani. Impressionante la facilità e la personalità viste nella sfida dell'Olimpico contro la Roma applicate ad un gioco fluido, moderno e divertente.

L'Inter non ha ancora subito una rete dimostrando che il reparto più sotto osservazione è già in forma smagliante. Sommer è un portiere di esperienza garantita, l'arrivo di Pavard completa il trio difensivo con un giocatore bravo sia in marcatura che in fase di impostazione. A centrocampo ci sarà tempo per vedere Frattesi dal primo minuto con continuità mentre davanti Thuram si è già preso la scena come partner ideale per Lautaro Martinez.

Tutti gli ingredienti per un derby spettacolare aperto a qualunque risultato. Non sarà una partita alla quarta giornata a determinare le sorti dello scudetto ma potrebbe essere quel viatico ideale per la lunga marcia che si concluderà solamente nel mese di maggio.

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Andrea Iustulin
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