"Quando giochiamo in trasferta, vogliamo sempre mettere a tacere il pubblico avversario. Stavolta più che in altre occasioni". Nelle parole del tecnico della Nuova Zelanda, Ian Foster, tutte le "brutte" intenzioni con cui gli All Blacks si avvicinano alla partita di questa sera contro la Francia padrona di casa, match inaugurale della Rugby World Cup 2023 allo Stade de France di Saint-Denis. Quasi un match a eliminazione diretta se l'Italia di Kieran Crowley, anch'essa inserita nel girone A, riuscisse nel miracolo di battere una delle due prestigiose contendenti, dopo aver regolato (e questo è un obiettivo decisamente più alla portata) sia Namibia che Uruguay. Calcio d'inizio alle 21.15, diretta tv in Italia su Rai Sport e Sky Sport Arena.
Sarà il primo Mondiale con due nazionali dell'Emisfero Nord tra le serie candidate per il successo finale: Irlanda soprattutto, oltre alla già citata Francia. Sarà il primo Mondiale con il Cile e con la contemporanea esclusione di Stati Uniti e Canada. Sarà soprattutto una manifestazione che Oltralpe aspettano con ansia. Merito dell'ultima edizione ospitata proprio nel Paese di Napoleone, nel 2007, quando la Coppa del Mondo arrivò ufficialmente in una nuova dimensione e la competizione portò nuove, addirittura inattese nelle previsioni, risorse alle casse del Paese.
Scontri fondamentali già nella prima fase. Anzi, già - come visto - in apertura. Del confronto tra Bleus e All Blacks vorrebbe tanto approfittarne l'Italia, che proprio in quel 2007 si ritrovò a leccarsi ferite profonde: la sconfitta contro una piccola Scozia (non la Scozia possibile sorpresa di oggi) nel match decisivo per la storica qualificazione ai quarti. Si giocava a Saint-Etienne, guarda caso proprio la città dove gli azzurri debutteranno domani contro la Namibia.
Sarà, infine, il Mondiale che arriva precisamente due secoli dopo la leggenda di William Webb Ellis, che "inventò" un nuovo gioco prendendo la palla con le mani nel corso di una partita di calcio nel college della città di Rugby. Gli organizzatori non fanno che ricordarlo negli ultimi tempi. E hanno ragione a farlo. Non foss'altro perché il trofeo che solo una squadra alzerà al cielo il prossimo 28 ottobre si chiama proprio William Webb Ellis Cup.
Questo il programma completo con la copertura tv:

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