Bonus musica: con la pubblicazione del decreto direttoriale n. 2991 dell'11 settembre 2023 il Ministero della Cultura (MiC) ha pubblicato all'interno del proprio sito web ufficiale l'elenco dei soggetti che possono beneficiare del credito d'imposta pari al 30% delle spese che sono state sostenute a partire dal 1° gennaio 2021, per quanto riguarda le opere commercializzate durante il corso dell'anno 2022.
Il suddetto decreto del MiC, in particolare, che è stato redatto dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo, fa riferimento alle disposizioni che sono contenute all'interno dell'art. 5 del decreto legge del 13 agosto 2021, così come modificato dal decreto legge n. 147 del 30 marzo 2023.
L'avviso che è stato pubblicato da parte del Ministero della Cultura funge da comunicazione in merito al riconoscimento del Tax Credit Musica, senza il bisogno che venga inviata una PEC (posta elettronica certificata) ad ogni soggetto beneficiario.
Senza indugiare ulteriormente, dunque, ecco qui di seguito il contenuto del decreto direttoriale del MiC sull'elenco dei beneficiari del bonus musica.
Il decreto direttoriale del Ministero della Cultura che abbiamo citato durante il corso del precedente paragrafo ha specificato quelli che sono i soggetti ai quali viene riconosciuto il bonus musica.
A tal proposito, il decreto del MiC ricorda che:
Il credito d'imposta in oggetto può essere utilizzato da parte dei soggetti beneficiari esclusivamente in compensazione a partire dal 10° giorno successivo alla data in cui è stato pubblicato il decreto (ovvero dal 21 settembre 2023), in base a quanto viene disposto all'interno dell'art. 17 del decreto legislativo n. 241 del 9 luglio 1997 e con le modalità che abbiamo indicato durante il corso di un precedente articolo di approfondimento, che abbiamo pubblicato sempre qui su Tag24.
Per quanto riguarda le ipotesi di decadenza e le ipotesi di revoca del bonus musica, l'art. 7 del decreto legge del 13 agosto 2021 prevede che:
Il successivo art. 8, comma 1, poi, dispone che in caso di decadenza o di revoca:
Il secondo comma dello stesso articolo legislativo, invece, va a trattare quello che è l'iter attraverso il quale si procede con i controlli, con la valutazione finale e con l'eventuale comunicazione al Ministero della Cultura per quanto riguarda l'indebita fruizione del credito d'imposta in oggetto.
A tal proposito: