Una serie di esplosioni a Dnipro e ad Odessa, in Ucraina: questo l'esito del raid aereo russo sferrato durante la notte. A riferirlo i media Rbc-Ucraina e The Kyiv Independent.
L'Aeronautica militare ucraina aveva avvertito circa la possibilità che i droni d'attacco raggiungessero la regione di Dnipropetrovsk. Per quanto riguarda l'oblast di Odessa, l'attacco si è concentrato sulla regione di Ismail. Sei civili sono rimasti feriti, mentre il porto e altre infrastrutture civili risultano danneggiati.
Mosca, invece, ha denunciato l'abbattimento di undici droni ucraini da parte dei sistemi di difesa aerea russi. I droni erano indirizzati verso la Crimea. Un "tentativo di attacco terroristico", quello rivelato dal ministero della Difesa russo, ad opera del "regime di Kiev".
Il traffico attraverso il ponte di Crimea che collega la penisola occupata con la Russia continentale è stato sospeso, riporta Ukrinform.
Ancor prima degli attacchi su Dnipro e Odessa, la viceministra della Difesa Anna Malyar aveva comunicato alla tv pubblica un peggioramento della situazione a Marinka e Avdiivka, nella regione di Donetsk.
Anche qui, secondo Malyar, l'esercito russo ha intensificato il numero di bombardamenti e assalti. La viceministra ha ricordato come le truppe del Cremlino stiano cercando da più di un anno di conquistare il Donetsk, senza riuscirci.
Soprattutto dopo lo stop all'accordo sul grano, tra i bersagli strategici preferiti della Russia ci sono i porti ucraini. Un'ulteriore riprova sta nelle parole di Oleksandr Kubrakov, ministro delle Infrastrutture di Kiev, sulla sua pagina Facebook.
Tra gli attacchi missilistici sui porti della zona danubiana e del blocco dei porti marittimi russi, spiega il ministro, le esportazioni di cereali verso Asia, Africa ed Europa si sono ridotte notevolmente. L'Ucraina quantifica un crollo di quasi tre milioni di tonnellate al mese.
Il Giappone è pronto a vigilare sugli accordi tra Corea del Nord e Russia, stretti durante l'incontro tra Kim e Putin. Lo ha spiegato la neoeletta ministra degli Esteri di Tokyo Yoko Kamikawa ai giornalisti.
Ma il dubbio che il sodalizio tra la Federazione Russa e la Corea del Nord esistesse prima di questo faccia a faccia tra i due leader è reale. Tanto che il capo della direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa dell'Ucraina, Kyrylo Budanov, fa delle ipotesi in un commento a Unian.
Proiettili da 122 millimetri e 152 mm, nonché missili Grady, sarebbero giunti da Pyongyang a Mosca già "da un mese e mezzo".
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