Fonti del Partito comunista cinese hanno oggi rilasciato dei commenti su alcuni incontri che il Ministro degli Esteri della Cina, Wang Yi, ha intrattenuto a Malta con il Consigliere per la Sicurezza degli Stati Uniti Jake Sullivan. Il clima degli incontri è stato cordiale, ma la Cina ha ricordato agli USA come lo status di Taiwan rappresenti un punto di frizione fra le due superpotenze.
Il Ministro degli esteri cinese ed il suo omologo statunitense si sono incontrati a Malta ieri e nella giornata di oggi. Fonti cinesi hanno fatto sapere che i colloqui fra Wang Yi e Sullivan sono stati cordiali ed utili nel riallacciare i rapporti fra Stati Uniti e Cina, che negli ultimi tempi si erano decisamente raffreddati. Gli USA temono sempre che la Cina decida di aiutare fattivamente la Russia nella sua guerra contro l'Ucraina o decida di fare il grande passo e attaccare Taiwan; d'altra parte i cinesi temono che gli USA continuino nell'arruolare altri paesi nelle alleanze regionali a scopo di contenimento nei propri confronti.
Le autorità maltesi hanno confermato gli incontri, i primi da qualche tempo a questa parte. Fonti americane, dal canto loro, hanno detto:
Due di questi riguardano l'economia, con gli USA che spingono i propri alleati ad allentare i rapporti commerciali con la Cina, e Taiwan, che gli americani proteggono nella sua indipendenza. I media cinesi hanno fatto filtrare la soddisfazione di Wang Yi per i colloqui di Sullivan, ma hanno attribuito al primo questa dichiarazione:
L'indipendenza dell'isola quindi è ancora un nodo cruciale nella prospettiva della grande unificazione nazionale portata avanti da Xi Jinping, mentre gli USA e alleati (Corea del Sud, Vietnam, Giappone, Australia) non vorrebbero una nazione egemone in acque così importanti militarmente ed economicamente.
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