18 Sep, 2023 - 15:11

Cdm, via libera a misure su migranti e Codice della strada. Meloni: "Compattezza e grande lavoro di squadra"

Cdm, via libera a misure su migranti e Codice della strada. Meloni: "Compattezza e grande lavoro di squadra"

Gestione dei migranti e modifiche al Codice della strada: questi i temi cardine del Consiglio dei ministri tenutosi oggi, lunedì 18 settembre, a Palazzo Chigi.

Sulla prima questione, ieri Giorgia Meloni aveva parlato di una norma "per estendere al massimo consentito dalle regole europee il trattenimento ai fini del rimpatrio di chi arriva irregolarmente in Italia". Secondo le prime indiscrezioni, la nuova misura prevede il trattenimento dei migranti fino a 18 mesi.

Per quanto riguarda il Codice della strada, spicca la stretta sugli autovelox, con una linea dura, fortemente voluta dal ministro Matteo Salvini, "per i recidivi che non rispettano le regole".

In merito alle decisioni prese, la premier ha espresso "grande soddisfazione per la compattezza e per il grande lavoro di squadra di tutto il governo". Con queste novità, la presidente del Consiglio auspica nuovi mezzi per "far fronte all'emergenza immigrazione e per trovare soluzioni concrete alla forte pressione esercitata dai flussi di immigrati irregolari sulle nostre coste".

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È la conferma che, su questi temi, come su tantissimi altri, tutto il centrodestra ha la stessa visione e che tutti lavorano nella stessa direzione, a dispetto di quello che si legge e si tenta di raccontare in questi giorni.

Cdm, Meloni sui migranti cita von der Leyen: "Decidiamo noi chi entra in Europa, non i trafficanti di esseri umani"

Al termine del Consiglio dei ministri, la premier ha introdotto la modifica dei termini di trattenimento di chi entra illegalmente in Italia nei Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr). I fatidici 18 mesi, fortemente voluti dal governo, saranno necessari "non solo per fare gli accertamenti dovuti, ma anche per procedere con il rimpatrio di chi non ha diritto alla protezione internazionale".

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La presenza della presidente von der Leyen a Lampedusa ieri è molto importante anche da un punto di vista simbolico. La presenza dell'Europa ai confini più esposti all'immigrazione illegale di massa sottolinea che quelli di Lampedusa non sono solo confini italiani ma anche europei. Ora il governo seguirà con grande attenzione, passo dopo passo, gli impegni che l'Europa si è assunta con l'Italia, a partire dall'impegno per sbloccare in tempi rapidi le risorse previste dal Memorandum con la Tunisia.

A proposito della presenza della presidente della Commissione Ue a Lampedusa, Meloni ha ripreso le sue parole sui trafficanti di esseri umani. Ursula von der Leyen lo aveva ribadito: è l'Europa a decidere chi entra, non questi criminali.

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Sono parole che abbiamo più volte pronunciato io, Matteo, Antonio e noi tutti. Questa frase può essere considerata il sunto della nuova visione che si è affermata in Europa grazie all'Italia. Consentitemi una battuta: mi chiedo se ora anche alla presidente von der Leyen certa stampa e certi osservatori italiani rivolgeranno le medesime accuse e gli stessi insulti che hanno rivolto alla sottoscritta e a noi tutti quando proponevamo le stesse misure.

Decisivi per un nuovo ordine negli arrivi di migranti proprio nuovi Cpr, specifiche strutture per trattenere gli immigrati illegali. Oggi stesso, spiega la leader di FdI, verrà dato al Ministero della Difesa di realizzarle "nel più breve tempo possibile".

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Anni di politiche immigrazioniste hanno fatto sì che oggi, in Italia, siano pochissimi i posti disponibili nei Cpr. I nuovi Cpr che verranno realizzati dovranno essere in località a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili. Non si creerà ulteriore disagio e insicurezza nelle città. Le due proposte saranno inserite nel Dl Sud per renderle immediatamente efficaci.

Codice della strada, il testo del Ddl: multe fino a 1.697 euro per chi usa il telefono alla guida

Non solo migranti: il Consiglio dei ministri ha approvato il testo del Ddl e della legge delega per le modifiche al Codice della strada.

Tra le principali modifiche introdotte nel pacchetto c'è un inasprimento delle sanzioni per chi è recidivo nel superare i limiti di velocità. Si alzano anche le multe per chi usa lo smartphone alla guida.

Per quanto riguarda gli autovelox, gli apparecchi saranno regolamentati attraverso una definizione stringente sulle loro caratteristiche tecniche e sul loro posizionamento.

Multe fino a 1.084 euro e sospensione della patente da quindici a trenta giorni per chi viola i limiti di velocità nel centro abitato per almeno due volte in un anno.

L'uso dei cellulari alla guida prevede sanzioni da un minimo di 165 a un massimo di 1.697 euro: introdotta anche una sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi, fin dalla prima violazione.

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Giuseppe Spagnuolo
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