Gestione dei migranti e modifiche al Codice della strada: questi i temi cardine del Consiglio dei ministri tenutosi oggi, lunedì 18 settembre, a Palazzo Chigi.
Sulla prima questione, ieri Giorgia Meloni aveva parlato di una norma "per estendere al massimo consentito dalle regole europee il trattenimento ai fini del rimpatrio di chi arriva irregolarmente in Italia". Secondo le prime indiscrezioni, la nuova misura prevede il trattenimento dei migranti fino a 18 mesi.
Per quanto riguarda il Codice della strada, spicca la stretta sugli autovelox, con una linea dura, fortemente voluta dal ministro Matteo Salvini, "per i recidivi che non rispettano le regole".
In merito alle decisioni prese, la premier ha espresso "grande soddisfazione per la compattezza e per il grande lavoro di squadra di tutto il governo". Con queste novità, la presidente del Consiglio auspica nuovi mezzi per "far fronte all'emergenza immigrazione e per trovare soluzioni concrete alla forte pressione esercitata dai flussi di immigrati irregolari sulle nostre coste".
Al termine del Consiglio dei ministri, la premier ha introdotto la modifica dei termini di trattenimento di chi entra illegalmente in Italia nei Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr). I fatidici 18 mesi, fortemente voluti dal governo, saranno necessari "non solo per fare gli accertamenti dovuti, ma anche per procedere con il rimpatrio di chi non ha diritto alla protezione internazionale".
A proposito della presenza della presidente della Commissione Ue a Lampedusa, Meloni ha ripreso le sue parole sui trafficanti di esseri umani. Ursula von der Leyen lo aveva ribadito: è l'Europa a decidere chi entra, non questi criminali.
Decisivi per un nuovo ordine negli arrivi di migranti proprio nuovi Cpr, specifiche strutture per trattenere gli immigrati illegali. Oggi stesso, spiega la leader di FdI, verrà dato al Ministero della Difesa di realizzarle "nel più breve tempo possibile".
Non solo migranti: il Consiglio dei ministri ha approvato il testo del Ddl e della legge delega per le modifiche al Codice della strada.
Tra le principali modifiche introdotte nel pacchetto c'è un inasprimento delle sanzioni per chi è recidivo nel superare i limiti di velocità. Si alzano anche le multe per chi usa lo smartphone alla guida.
Per quanto riguarda gli autovelox, gli apparecchi saranno regolamentati attraverso una definizione stringente sulle loro caratteristiche tecniche e sul loro posizionamento.
Multe fino a 1.084 euro e sospensione della patente da quindici a trenta giorni per chi viola i limiti di velocità nel centro abitato per almeno due volte in un anno.
L'uso dei cellulari alla guida prevede sanzioni da un minimo di 165 a un massimo di 1.697 euro: introdotta anche una sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi, fin dalla prima violazione.
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