Il ritorno di Rafa Nadal sui campi di tennis sembra ancora lontano a causa di un infortunio che sembra non voler smettere di tormentarlo. Il campione spagnolo ha trovato tuttavia l'occasione per aggiornare i tanti tifosi di tennis sulle sue condizioni, in un'intervista che ha lasciato spazio a tante speranza ma anche a concrete problematiche di natura fisica.
Una condizione certamente non felice in cui però Rafa ha trovato anche un risvolto positivo andando a sottolineare le libertà che gli ha concesso il suo infortunio, soprattutto sotto il punto di vista della vita quotidiana. È lui stesso a rivelare che lo stress della vita da tennista non ha di certo giovato alla sua salute che nell'ultimo anno è stata costantemente minata da problemi di diversa natura:
Mi sono operato il 2 giugno, da allora ho fatto cose che non avevo mai potuto fare prima. Sto cercando di godermi altro nella vita e ci sto riuscendo. All’Accademia, l’ultima volta che sono apparso in pubblico era il giorno dell’annuncio e non sapevo di dovermi operare. In quel momento avevo bisogno di mettere un punto: anche se in mezzo c’è il Roland Garros, da Indian Wells dell’anno scorso, in cui mi sono rotto una costola giocando con Carlos, è stato un anno e mezzo difficile. Non c’è stato un momento tranquillo. A volte i risultati nascondono la realtà della vita quotidiana
Rafa Nadal sul rientro in campo: "Spero di tornare competitivo ma non voglio illudere nessuno"
Un'intervista che non dà molte speranze ai tanti tifosi di Nadal verso i quali lo spagnolo ha preferito adottare un atteggiamento realistico e molto pragmatico. La speranza - di tutti - è che presto potremo rivederlo in grado di calpestare i campi di tennis senza i dolori che lo hanno segnato in questi anni ma di certo non si può sperare nel miracolo:
Prima di fermarmi volevo essere sicuro che sarei riuscito a recuperare. Il mio psoas era in pessime condizioni, mi dissero che se non mi fossi operato non sarei guarito. Ho deciso di sottopormi a un intervento chirurgico e pare andato bene. Questa è stata un’operazione importante in cui hanno colto l’occasione per operarmi l’anca, che non stava molto bene. Ho impiegato vari mesi a riprendermi. I primi sono stati complessi, però poi ho staccato, passato del tempo con la mia famiglia, sono partito da casa per 5 settimane e mi sono divertito. Sono tornato al lavoro da pochissimo tempo
Quanto al suo stato di salute odierno, resta ancora vivo e intenso il dolore al piede che pare stia rappresentando un vero e proprio tormento:
Non vivo senza dolore, ma con dolore controllato. Non rende amara la mia vita. Sono più triste quando provo più dolore del dovuto. Ho un piede che sta molto male, e ci sono momenti in cui non mi lascia vivere in pace, in cui ho difficoltà nello scendere le scale di casa. Quando succede, è difficile essere molto felici. Mi piacerebbe giocare ancora, spero di tornare ed essere competitivo. Non voglio illudere la gente, non spero di tornare e vincere il Roland Garros o gli Australian Open. Al punto in cui sono è una prospettiva lontanissima