Il reato di omicidio nautico è legge. Deciva l'ultima votazione di oggi, mercoledì 20 settembre, alla Camera, che ha fatto da semaforo verde all'approvazione del progetto di legge con 268 sì e un solo no.
Il testo aveva già ricevuto il via libera dal Senato a febbraio. Una proposta fortemente caldeggiata dal senatore di FdI Alberto Balboni, presidente della prima Commissione affari costituzionali di Palazzo Madama. Lo stesso senatore ha voluto dedicare il successo odierno a "a questi due ragazzi, vittime di una tragedia immensa".
Balboni si riferisce a Greta Nedrotti e Umberto Garzarella, i due giovani travolti e uccisi da un motoscafo sul lago di Garda. Il mezzo era guidato da un conducente in stato di ebbrezza. Un drammatico episodio, quello avvenuto nel giugno 2021, ancora negli occhi dei familiari delle vittime, oggi presenti in Aula a Montecitorio.
Un iter interrotto più volte dalla caduta del governo, che permette, spiega Balboni, di "risolvere un problema di giustizia" e "colmare un vuoto legislativo inaccettabile". Adesso l'omicidio nautico verrà trattato al pari di quello stradale, mentre in precedenza veniva considerato un colposo semplice.
L'unico passo rimasto affinché l'omicidio nautico diventi legge è quello della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. La nuova norma introduce la reclusione da due a sette anni in caso di morte della vittima in un incidente in mare.
La pena aumenta tra gli otto e i dodici anni in presenza dell'aggravante della guida in stato di ebbrezza o di alterazione psicofisica, frutto dell'effetto di droghe.
Ma le novità odierne provenienti dall'Aula della Camera non finiscono qui. Autorizzata all'unanimità anche la proposta di legge che inserisce la tutela dello sport in Costituzione. Un provvedimento già approvato il Senato lo scorso 17 maggio.
Il testo introduce una postilla all'articolo 33 della Carta. Nel punto in cui si parla di arte e scienza, si aggiunge:
Dal contenuto emerge sia il carattere educativo, legato allo sviluppo e alla formazione della persona, dello sport, ma anche il suo valore sociale e benefico per la salute.
L’approvazione all'unanimità in via definitiva in Parlamento della riforma costituzionale per l'introduzione dello sport in Costituzione rappresenta una "pagina storica per la Nazione". Ne è convinta Giorgia Meloni, che direttamente da New York, dove è impegnata per l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha commentato la novità del giorno attraverso una nota.
La premier sottolinea la "rivoluzione culturale" portata dal riconoscimento nella Carta fondamentale del "valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme".