L'Italia non può perdere altro tempo nel suo percorso verso il nucleare sostenibile: è la convinzione di Gilberto Pichetto Fratin. Il ministro dell'Ambiente è tornato sull'argomento in una nota diffusa al termine della prima riunione della Piattaforma Nazionale per un Nucleare Sostenibile (Pnns), tenutasi proprio al Mase.
Tra gli esiti principali dell'incontro l'identificazione di un periodo di sei mesi per le proposte finalizzate al ritorno dell'energia nucleare nel nostro Paese. Entro sette mesi, spiega il ministero dell'Ambiente, va redatto un documento completo sulla strada da seguire. Entro nove mesi, poi, si elaboreranno linee guida con azioni, risorse, investimenti e tempistiche.
L'obiettivo è quello di "definire in tempi certi un percorso". In merito all'entità delle centrali, è lo stesso Pichetto a chiarire la rotta del governo: no ad impianti "di grande taglia della terza generazione". Si valuteranno, piuttosto, "le nuove tecnologie sicure del nucleare innovativo".
Tra i promotori del ritorno del nucleare c'è senz'altro il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, secondo il quale "l'Italia non può perdere tempo".
Non tutti, ad ogni modo, la pensano come il vicepremier. Al di fuori del ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica, sede della riunione della Pnns, si sono riuniti alcuni manifestanti. Gli ambientalisti hanno affisso uno striscione con uno slogan ben chiaro.
I presenti, in protesta contro la Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile, hanno scandito messaggi chiari al governo. Parlando al megafono, una ragazza ha preso le distanze dalle intenzioni dell'esecutivo.