È convocato per questo pomeriggio, ore 16.00, il Consiglio dei Ministri riguardo il decreto energia. Sono numerosi i temi sul tavolo per il governo Meloni, da cui si attendono risposte verso i problemi più scottanti. Le misure contro il caro bollette sono tra le più attese, ma è al vaglio anche un bonus carburante per tentare di aiutare le famiglie a fronteggiare gli aumenti. Al momento, infatti, la benzina viaggia spedita verso i 2 euro al litro ed il diesel è pochi centesimi sotto questa soglia.
Al momento l’unica certezza è la riunione alle 16.00 ma non sono chiare le misure che verranno prese dal governo. Una nota rilasciata rende noto l’obiettivo perseguito, così come il tema della riunione che ci sarà subito dopo. È in programma, infatti, per le 18.00 una cabina di regia per quanto riguarda la discussione sul PNRR:
Il Consiglio dei Ministri dovrebbe dare questo pomeriggio il via libera al decreto energia, con alcune proroghe ma anche novità rispetto al passato. Il bonus bollette dovrebbe essere potenziato ed esteso fino alla fine del 2023, così come l’IVA agevolata e l’azzeramento per quanto riguarda i costi fissi di gestione. A proposito dell’elettricità vi è un ulteriore problematica legata alla fine del mercato tutelato. Il governo, inoltre, è al lavoro per un possibile nuovo bonus carburante da 80 euro: l’importo dovrebbe essere caricato sulla carta Dedicata a te, la novità introdotta pochi mesi fa dal governo per assistere nelle spese essenziali la fascia più povera.
Le novità, però, non sarebbero finite qui: ci sarebbe al vaglio una bozza riguardo una possibile sanatoria per scontrini, ricevute fiscali e fatture non in regola. Questo riguarderebbe coloro che hanno commesso una violazione nel periodo compreso tra gennaio 2022 e giugno 2023. Ci sarebbe la possibilità di mettersi in regola a fronte di un pagamento delle multe in misura ridotta. Si sta discutendo, inoltre, sulla possibilità di rinnovare gli aiuti previsti agli Under36 per quanto riguarda l’acquisto della prima casa.
L’obiettivo del governo è sempre lo stesso e concentrare le misure di sostegno a protezione di famiglie e fasce considerate più deboli. È indubbio, infatti, che gli aumenti degli ultimi mesi abbiano ridotto in forma ancora maggiore il potere d’acquisto delle famiglie, con diversi contraccolpi nel mercato economico. Rimandato, invece, al Consiglio dei Ministri di giovedì 28 le discussioni sulla Nadef, cioè la nota di aggiornamento al DEF, il documento di economia e finanza su cui è al lavoro il ministro Giorgetti.