Un collegamento dal cuore dell'Europa fino alla Sicilia con la prima pietra da posare dall'estate del 2024. Questa la promessa del ministro delle infrastrutture Salvini al termine di una riunione operativa negli uffici della società Stretto di Messina (Sdm) nella sede Anas di Roma.
Il ministro Salvini ci ha tenuto a precisare, forse per non creare altre polemiche, di voler rispondere a domande solo sul progetto del ponte sullo stretto, senza poi resistere del tutto. La promessa di realizzazione del ponte invece a detta dello stesso ministro costerà circa 12 miliardi di euro.
Tante opere da chiudere non certo in poco tempo e che dovranno essere finanziate già da questa legge di bilancio secondo il ministro Salvini.
Nella Nadef di domani, 27 settembre, troveremo i dettagli, Salvini spiega che sarebbe importante trovare fin da subito il modo di finanziare l'intero progetto, per non rifinanziare ogni anno e rischiare rinvii e ritardi.
Il cantiere verrà aperto sicuramente nel 2024, "la prima pietra dalle estate del prossimo anno", nella riunione infatti è stato pesentato anche un crono programma che prevede "impegni e scadenze fitte" per i prossimi mesi.
Per quanto riguarda la politica quotidiana invece, ad una le politiche europee sull'immigrazione il ministro Salvini non ha voluto commentare l'incontro tra la Meloni e Macron subito dopo il funerale del presidente emerito Giorgio Napolitano.
Specificando però che "dall'Europa mi aspetto rispetto, l'Italia non penso che stia finanziando associazioni private che gestiscono i migranti e li portano in altri paesi dell'Unione Europea".
Salvini ha poi continuato dicendo che non si riferiva solo alla Germania, anche ad altri paesi: "Sono a processo per una nave spagnola, finanziata in Spagna che invece di andare in Spagna e venuta in Italia. Mi aspetto rispetto e collaborazione. Se le Ong tedesche portassero i migranti in Germania nulla quaestio, se invece le portano in Italia ci importa.
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