Un sopralluogo relativo alla possibile collocazione di un Cpr per trattenere i migranti in Liguria: questo uno dei motivi per cui Matteo Piantedosi si è recato questa mattina in visita a Ventimiglia.
Ad accogliere il ministro dell'Interno c'era una rappresentanza di attivisti, ma anche alcuni cittadini, che hanno dato il via ad una contestazione nei confronti dell'esponente di governo.
Il sodalizio contrario ai Centri di permanenza per rimpatri in città, che comprendeva anche associazioni di categoria e commercianti, ha evidenziato una posizione ben chiara.
Nel frattempo, Piantedosi ha incontrato in Comune il sindaco leghista della città Flavio Di Muro. Il primo cittadino si è fatto portavoce dei dubbi degli abitanti in una dichiarazione, sottolineando che questi ultimi chiedono "che siano allontanate dalla città persone irregolari".
Sono loro che, a suo dire, "di giorno e di notte compiono risse, delinquono, non vogliono integrarsi e rifiutano l'accoglienza".
Salutata Ventimiglia, il ministro si è recato ad Imperia per la seconda tappa della sua visita ligure. Piantedosi ha incontrato il sindaco Claudio Scajola, prima di presenziare al Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza incentrato sull'emergenza migranti. All'incontro erano presenti anche il prefetto, il questore e i vertici delle forze dell'ordine.
Durante il successivo punto stampa, il rappresentante del governo Meloni ha ribadito l'intenzione di realizzare un Cpr in Liguria, ma rivelando che la struttura "non sarà a Ventimiglia". Piantedosi ha anche sottolineato le misure compensative previste per i luoghi densamente popolati da migranti irregolari, a cominciare dalle raccolte speciali di rifiuti.
In risposta ad una domanda sui rapporti con la Francia in merito al dossier migranti, il ministro ha ribadito che sono "ottimi".