Il virologo Fabrizio Pregliasco ha spiegato come non sia solo il Covid19 a creare problemi respiratori ma come esistano in totale, escludendo il Sars-CoV-2, 263 virus. Sul podio di questo lungo elenco si trova l’influenza mentre le rimanenti 262 posizioni sono quelle di virus considerati parenti.
Nella parte più bassa si ritrovano i rhinovirus, alla base del raffreddore. Al vertice di questa classifica immaginaria, invece, il dottor Pregliasco ne colloca due in particolare, il virus respiratorio sinciziale dell’adulto e i metapneumovirus, che con l’influenza rappresentano i più pesanti dal punto di vista clinico.
Secondo il virologo è fondamentale distinguere i virus parainfluenzali dalla vera influenza. I primi sono quelli che vengono alla luce con sintomi piuttosto blandi come raffreddore, mal di gola, oltre a possibile febbre lieve e qualche disturbo gastrointestinale. L’influenza vera e propria è invece connotata da un rialzo brusco della temperatura, con febbre oltre i 38 gradi, almeno un sintomo generale (dolori muscolari-articolari) e almeno un sintomo respiratorio.
Pur ribadendo la necessità di distinguere il Covid19 dalla sindrome influenzale, Pregliasco ribadisce l’utilità del tampone per i pazienti considerati fragili, così da poter avviare eventualmente il trattamento antivirale per il coronavirus.
Il virologo ha stimato per il 2023 circa 10 milioni di casi influenzali, a questa cifra si sommano poi circa 5-6 milioni di pazienti colpiti da una vera influenza, con sintomi descritti poco sopra. I numeri rappresentano ovviamente delle prospettive per l’anno in corso e si basano sull’andamento delle precedenti stagioni. Nella maggior parte dei casi questi virus si risolvono con la medicazione autonoma attraverso farmaci sintomatici, con una precisazione: