Nel corso di un'intervista esclusiva a La Tribune, la Presidente della Banca Centrale Europea (BCE), Christine Lagarde, ha espresso un'ottimistica visione delle prospettive a breve termine dell'economia dell'UE, sottolineando tre fattori chiave che alimentano questa fiducia.
Lagarde evidenzia che la stabilità del tasso di occupazione in Europa rappresenta una solida base per la ripresa economica. Tuttavia, sottolinea una domanda cruciale che si pone riguardo alle imprese: "Accetteranno di assorbire parte degli aumenti salariali che saranno negoziati quest'anno e il prossimo ai loro margini – cosa che non è cambiata molto nel 2022?" La Presidente della BCE afferma che la risposta a questa domanda sarà determinante e che le proiezioni economiche attuali presuppongono che le imprese si comporteranno in modo simile a quanto hanno fatto durante le crisi precedenti, ovvero ridurranno leggermente i loro margini per assorbire gli aumenti salariali.
Un altro elemento critico che Christine Lagarde affronta sono i prezzi dell'energia, che sono stati protagonisti di una crescita eccezionale. Lagarde sottolinea: "Penso che dobbiamo abituarci all'idea che i prezzi del petrolio rimarranno alti." Questo incoraggia un impegno più vigoroso nella lotta contro il cambiamento climatico e una transizione verso un mix energetico meno dipendente dai combustibili fossili e dai fornitori esteri.
La discussione sulla politica monetaria non può essere ignorata, e Lagarde è fiduciosa nel ruolo delle decisioni della BCE:
L'obiettivo di raggiungere un'inflazione al 2% è un traguardo che la BCE si impegna a perseguire con determinazione.
Tuttavia, nonostante l'ottimismo, Lagarde riconosce che la situazione attuale presenta sfide significative, come il forte aumento dei prezzi dell'energia e l'eccezionale tasso di inflazione. Ha sottolineato: