Nel commentare il conflitto in Israele, Volodymyr Zelensky paragona i metodi di Hamas a quelli della Russia. Il leader ucraino si è rivolto all'Assemblea parlamentare della Nato per invitare l'Alleanza ad affrontare i responsabili dell'attacco nel territorio israeliano, una vera e propria "organizzazione terroristica".
Un attacco che ricorda le tattiche utilizzate dalla Russia, uno "Stato terrorista". A proposito delle analogie tra le due guerre, in collegamento video Zelensky ha invitato il mondo a stabilire una serie di definizioni di terrorismo.
La base, anche in una guerra sanguinosa, dovrebbe essere "non violentare le donne, non uccidere, non considerare i bambini come trofei, non riempire di sangue villaggi e città, non sparare ai civili nelle auto".
Il presidente ucraino si recherà oggi, martedì 10 ottobre, in visita nella vicina Romania. Si tratta del suo primo viaggio a Bucarest, Paese membro della Nato, dall'inizio dell'invasione russa nel febbraio 2022.
Ad annunciare la visita di Zelensky è il Guardian, che cita fonti nella presidenza rumena. Una visita che avrebbe sullo sfondo una serie di ragioni strategiche. Il porto rumeno di Costanza, sul Mar Nero, costituisce ormai una delle alternative principali per l'esportazione del grano di Kiev dopo lo stop della Russia all'accordo lo scorso luglio.
Nei giorni scorsi la Romania ha anche denunciato la presenza di frammenti di droni sul suo territorio, nella zona di confine con l'Ucraina. Così le autorità rumene hanno deciso di aumentare le pattuglie e i punti di osservazione e di ampliare una zona di interdizione al volo lungo parte del confine con Kiev.
In prima linea per la vicenda in Israele, Antonio Tajani non dimentica il suo impegno e quello del governo italiano per la ricostruzione dell'Ucraina. Il ministro degli Esteri identifica il Maxi di Roma e la Triennale di Milano come principali interpreti per la ricostruzione della cattedrale di Odessa, città costruita "grazie alla genialità di architetti italiani" e abbattuta dai bombardamenti russi.
Così il vicepremier agli Stati Generali della diplomazia culturale, in corso a Palazzo Vecchio di Firenze.
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