La terra non smette di tremare in Afghanistan e sono continue le scosse di terremoto nella regione. Un nuovo sisma di forte intensità è stato rilevato a 30 chilometri da Herat, con una profondità di 6,3 chilometri. Le rilevazioni arrivano dall’istituto geologico degli Stati Uniti (Usgs) che ha stimato una magnitudo di 6.3. Al momento non sono giunte notizie riguardo ad eventuali vittime ma è lecito attendersi nuove informazioni dall’area.
Un nuovo terremoto ha sconvolto Herat con un’intensità quasi identità rispetto a quello che ha già devastato l’area una settimana fa circa. Era il 7 ottobre quando la scossa, registrata a circa 40 chilometri dalla medesima città, aveva portato a un bilancio tragico: più di 2000 i morti, oltre 10mila i feriti e danni incalcolabili nella regione.
A questo si aggiungono le difficoltà nel prestare i soccorsi necessari, anche dovuti al regime dei talebani che non si mostra tempestivo ed efficiente negli aiuti. Sono diverse le aree completamente tagliate fuori dagli aiuti umanitari perché in zone dove non sono più raggiungibili dalle strade già esistenti, distrutte dal terremoto.
In quel frangente furono gli stessi talebani, tramite il portavoce del Ministero dell’Informazione e della Cultura, Abdul Wahid Rayan, a richiedere urgentemente aiuti. Un ulteriore problema era dato dall’assenza di connessioni telefoniche, che rendeva ancora più arduo raggiungere le zone terremotate.
La terra in Afghanistan trema con scosse di varia intensità da oltre un anno. Ad onore del vero, l’area è spesso stata soggetta di scosse sismiche ma erano 20 anni che queste non provocavano morti. Nel giugno del 2022 il primo bilancio tragico, con oltre 1500 morti e più di 2000 feriti. Già in quel frangente si verificarono ritardi da parte delle squadre di soccorritori, con persone rimaste per giorni bloccate sotto le macerie prima che qualcuno potesse prestare loro aiuto.