Matteo Salvini, leader della Lega e vicepremier, ci va giù duro su Gabriele Gravina, presidente della FIGC: "Via Gravina, serve un cambiamento radicale". Lo scandalo scommesse quindi sembra diventare non solo più un affare sportivo ma anche politico. L'onorevole Pierferdinando Casini, però, ha espresso tutto il suo stupore per questa richiesta: "Lo sport ha la sua autonomia".
Lo scandalo scommesse di questi giorni che ha coinvolto Fagioli, Zaniolo e Tonali rischia di creare un terremoto politico e non solo sportivo. Al momento le discussioni si concentrano su quanto dovrà scontare il centrocampista della Juventus o su chi abbia avuto accesso alle app illegali per le scommesse.
Gravina ha chiesto un cambio di passo, ma non deve sfuggire come lo stesso stato italiano che condanna il danno d'immagine derivato da tre nazionali italiani che scommettono illegalmente allo stesso tempo fa da garante sul gioco d’azzardo, da cui guadagna tantissimi soldi. La stessa politica che nel 2018 con il "Decreto dignità" aveva vietato la pubblicità diretta sul gioco d'azzardo, allo stesso tempo ha chiuso un occhio sul fatto che tante società calcistiche sponsorizzino siti di "notizie sportive" gestite da app di betting.
La situazione, come si vede, è complessa e Matteo Salvini ha deciso di entrarci come un elefante in cristalleria. Questa la sua dichiarazione sullo scandalo scommesse:
Torniamo qui all'annosa questione dell'autonomia sportiva: è vero che tanti dirigenti sportivi (non solo calcistici) sono spalleggiati dalla politica, ma allo stesso tempo si parla sempre di dar loro margini di autonomia per prendere le loro decisioni. Questo è il succo di un post su Facebook che l'onorevole Pierferdinando Casini ha pubblicato in risposta a Salvini:
E' "sorprendente" che un esponente del governo, in sostanza, scavalchi il titolare del dicastero di riferimento (Andrea Abodi) chiedendo una cosa di impatto (cioè le dimissioni di Gravina) che comunque sarebbero un fatto di esclusiva pertinenza del mondo dello sport.
Chi si è accodato a Salvini è Michaela Biancofiore, esponente del Gruppo Civici d’Italia, Noi moderati, Coraggio Italia, Udc:
Nei giorni passati il PD si era dimostrato scettico di fronte all'ipotesi dimissioni per Gravina: resta da vedere se anche questa volta difenderà il presidente della FIGC.