È terminata con un secondo posto l'avventura di Flavio Cobolli nel Challenger di Oblia, torneo ATP Challenger 125. Il classe 2002 si è arreso solo in finale contro il francese Kyrian Jacquet, n.302 del ranking, partito dalle qualificazioni. Continua dunque il periodo d'oro del classe 2001 che ha impiegato poco meno di un'ora e mezza per aggiudicarsi il trofeo, vincendo 6-3 6-4. Forse la stanchezza dopo il grande percorso fatto fin qui ha giocato da protagonista nella prestazione del toscano che non è riuscito a concludere come avrebbe voluto il torneo nel proprio paese.
Sotto gli occhi di tutti la differenza nel servizio, che è stata una vera e propria arma per Jacquet. Troppo debole quello dell'italiano nonostante sia riuscito a realizzare ben 5 ace. Un'esperienza che gli servirà nel futuro della sua carriera. Non gli resta che imparare dai suoi errori e continuare il suo percorso che finora è stato ottimo, come testimonia l'attuale stagione.
Nonostante la delusione del risultato Cobolli ha comunque un motivo per cui sorridere. Nella giornata di ieri è infatti entrato nella top 100 al mondo. Posizione che poteva essere l'87esimo posto nel ranking ATP in caso di vittoria, superando così Matteo Berrettini e che, attendendo i risultati di Monfils nel torneo di Stoccolma, da domani lo vedrà comunque al 94esimo o 95esimo posto. Segnali di una carriera che è olo all'inizio. Al di là del risultato continua la crescita di un giovane tennista che può avere davanti a sé un futuro importante. Al momento è il sesto italiano in classifica dietro a Jannik Sinner (4° posto), Lorenzo Musetti (22° posto), Matteo Arnaldi (46° posto), Lorenzo Sonego (53° posto, eliminato oggi nei turni di qualificazione all'ATP 500 di Vienna contro Alexandre Muller) e Matteo Berrettini (89° posto).