Merl Hefferman è un gruppo noto nel mondo dei motociclisti: è l’ex capo degli Hells Angels, un gruppo di bikers nato negli Stati Uniti ma in seguito diffusosi in tutto il mondo. La giustizia a stelle e strisce ha iniziato da tempo indagini su questo gruppo, accusati di aver fatto sparire quattro cadaveri di un gruppo rivale e fatti cremare in un’agenzia nota come il forno per la pizza, situata nel nord della California.
Hefferman si era dichiarato colpevole, e condannato a 4 anni, per la sparizione del cadavere di Joel Silva. La giustizia statunitense, tuttavia, lo ritiene colpevole per almeno altre tre cremazioni, coinvolgimento che lui nega con veemenza. La morte di Silva risale al 2014, con conseguenze sparizione del cadavere, ma un rituale simile si sarebbe ripetuto per almeno altri tre casi, nel 2015 e nel 2016. Il movente sarebbe il medesimo per tutti: regolamento di conti tra bande rivali, ragione alla base di un gran numero di omicidi anche in territorio italiano.
Tra le testimonianze chiave per la condanna si ritrova quella del direttore del crematorio, Levi Phillips. Egli ha dichiarato di essere stato minacciato da Hefferman in persona, che lo ha costretto a tenere aperta la porta sotto minaccia di una pistola. Nel frattempo due complici si sarebbero occupati del trasporto del corpo.
Per quanto riguarda l’omicidio di Silva, la giuria statunitense aveva condannato in tutto tre esponenti del gruppo di bikers: Brian Wayne Wendt, Jonathan Nelson e Russell Taylor Ott. Sono sempre più diffusi in USA scontri tra bande rivali, bikers ma non solo, anche se con numeri meno allarmanti rispetto a quanto accade in Messico, dove sparatorie con morti e feriti riguardano perlopiù gang in lotta per il controllo del territorio (quasi il 90%).