Ha strappato un sorriso a molti vedere Papa Francesco che, durante la sua udienza generale del mercoledì ancora incentrata sulla situazione in Palestina e in Israele, lascia salire cinque bambini sulla sua papamobile.
Nel suo consueto giro tra i fedeli in piazza San Pietro, Bergoglio ha lasciato che i piccoli, due bimbi e tre bimbe, lo affiancassero sul suo veicolo personale. La jeep bianca è circolata tra i vari settori della piazza per salutare e benedire le migliaia di pellegrini presenti.
Dopodiché, al termine dell'udienza generale, l'ennesimo appello al rilascio degli ostaggi.
A più riprese, il Pontefice aveva chiesto di "evitare la catastrofe umanitaria" a Gaza. Davanti agli uditori di piazza San Pietro, Francesco ha così rinnovato il suo messaggio di pace.
Il Santo Padre ha poi ricordato che questa settimana, venerdì 27 ottobre, in Vaticano "vivremo una giornata di digiuno, preghiera e penitenza". Appuntamento alle 18, sempre in piazza San Pietro, dove "ci raduneremo in preghiera per implorare la pace nel mondo".
Tra gli altri argomenti dell'udienza generale del mercoledì, si è parlato di "due fratelli molto famosi nell'Oriente cristiano, al punto da essere chiamati 'gli apostoli degli Slavi': i Santi Cirillo e Metodio". Il loro compito da evangelizzatori di quei popoli consistette nel tradurre nella lingua locale la Bibbia e i testi liturgici.
Un operato quasi rivoluzionario, il loro, rispetto alle "chiusure" di chi proclamava che "Dio può essere lodato solo nelle tre lingue scritte sulla croce, l'ebraico, il greco e il latino", ha spiegato il Papa.
Una chiosa sulla correlazione tra evangelizzazione e cultura, due questioni "strettamente connesse". Non si può predicare il Vangelo "in astratto: distillato no, il Vangelo va inculturato", ha continuato il Pontefice, anche perché "è anche espressione della cultura sempre".