Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, entra a gamba tesa sulla polemica che lo riguarda da vicino e che ha come protagonista anche l’attuale ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. In particolare, il nodo cruciale della vicenda sarebbe una serie di cachet incassati da Sgarbi (da 300mila euro) da sue attività extra-politiche. All’ipotesi di dimissioni, il sottosegretario alla Cultura smentisce seccamente:
Secondo il sottosegretario, sarebbe un suo ex collaboratore il vero corvo, annunciando una querela alla Polizia Postale.
Sgarbi, infine, conclude dicendo di aver ben chiara l’identità di questo presunto corvo.
Non è la prima volta che il sottosegretario alla Cultura finisce sulle prime pagine per liti e diatribe, tra le ultime si ricorda la polemica con il Maxxi di Roma. Tornando però alla cronaca più attuale, Sgarbi rincara la dose, ribadendo come questa ormai famosa intervista del ministro Sangiuliano sia falsa (uscita sul Fatto Quotidiano) e annuncia la volontà di denunciare tutte le parti in causa.
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